Cgil Potenza su Direttivo provinciale

Si è tenuto oggi, presso la sala inguscio della Regione Basilicata, il direttivo provinciale della Cgil Potenza. Durante il dibattito, si è fatto il punto sulla situazione politico sindacale in vista dello Sciopero Generale del 12 dicembre prossimo, la cui manifestazione regionale si terrà a Potenza. E’ sottolineato in una nota dell’ufficio stampa della Cgil. “Lo avevamo sostenuto con convinzione dal principio- ha esordito Summa, Segretario Generale della Cgil Potenza nella sua relazione introduttiva- l’introduzione del pacchetto Treu, la legge 30, il collegato al lavoro fino alla legge 92 e ora il decreto Poletti – jobs Act avrebbero aumentato la precarietà. Oggi con le ultime mosse del Governo Renzi prosegue la miope politica del rigore, che produce i suoi effetti perversi, anche nel settore pubblico con il blocco della contrattazione fino al 2015, con una perdita di acquisto di almeno 5.000 euro per lavoratore; il bonus di 80 euro, che rimane limitato agli originari beneficiari e non ampliando la platea ai pensionati o agli incapienti con redditi da lavoro dipendente e assimilati. Un Paese allo sbando, quello rappresentato dalla CGIL- continua – senza un progetto preciso, senza visione, senza una politica industriale, con un sistema della conoscenza e dell’istruzione ormai schiacciato da un’idea economicista e liberista in cui il sapere e la ricerca rischiano una regressione e un arretramento pericoloso per il futuro. Un capitalismo senza idee, che tiene in considerazione solo il valore dei dividendi con un aumento delle diseguaglianze e in cui il rapporto tra capitale e lavoro è ormai 6 a 1 . E anche qui il Governo non fa nulla per provare a selezionare e a stimolare un capitalismo responsabile e attento, riconoscendo indistintamente gli sgravi Irap a tutte le imprese, sia quelle che licenziano e che non rispettano i diritti dei lavoratori, sprecando una mole di risorse pubbliche per circa 6 ,5 miliardi di euro. Piuttosto che mettere la fiducia su legge di stabilità e jobs-act – continua ancora – si introduca il reato di falso in bilancio, norme anti corruzione, le stazioni uniche appaltanti. L’obiettivo vero del governo è la libertà di licenziamento, è rendere strutturale la precarietà. Una modificazione cosi profonda del mercato del lavoro e più complessivamente del sistema dei diritti, della rappresentanza, della partecipazione dei lavoratori, nelle scelte politiche di un Paese, mina profondamente lo stato democratico e di libertà.”

BAS 05

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