Cgil, Cisl e Uil su chiusura Tribunale di Melfi

Le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil di Potenza sono intervenute attraverso un comunicato stampa sulla questione relativa alla chiusura del tribunale di Melfi nell'ambito dalla riforma della geografia giudiziaria nazionale.
“La riforma – si legge – rischia, già da domani, di gettare la giustizia nel caos organizzativo. E la chiusura del Tribunale di Melfi avrà gravi ripercussioni negative non solo sui lavoratori ma anche sulla nostra comunità”. Il piano del Ministro non può funzionare così com'è. Per fare una riforma seria non serve chiudere tribunali, non bastano le deroghe e i provvedimenti improvvisati e francamente incomprensibili”.
A parere delle organizzazioni sindacali “bisogna mettere mano a una riorganizzazione vera, in grado di generare efficienza e conseguenti benefici per l'economia”. “I risparmi – scrivono Cgil Cisl e Uil – che derivano dalla chiusura di una sede importante come quella di Melfi sono fittizi, sono un'operazione di puro e semplice ridimensionamento che allontana lo Stato dal nostro territorio, dai cittadini e dalle imprese.
“Per questo ora – conclude la nota – passiamo alla mobilitazione: per dire no alla chiusura del Tribunale di Melfi e all'ennesima penalizzazione per lavoratori e cittadini, e dire sì ad una riorganizzazione vera della giustizia che renda anche il nostro territorio più coeso, più competitivo, più capace di generare sviluppo”.

Bas-11

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