Centro olio, piano d’emergenza esterna

Occhi puntati sull'impianto di Viggiano che è il cuore pulsante dell'attività petrolifera in Basilicata. Il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha approvato il nuovo programma che, in caso di scenari incidentali, individua i livelli di allerta con l'attivazione di interventi.

Centro olio di Viggiano

Oggi il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha approvato il nuovo Piano di Emergenza Esterna relativo al Centro Olio Val d’Agri (C.O.V.A.) Eni S.p.A. di Viggiano che, con i suoi 171.700 m2 di estensione, risulta tra i più importanti stabilimenti di estrazione del petrolio e trattamento degli idrocarburi provenienti dalla concessione di coltivazione “Val d’Agri”.

I Piani di Emergenza Esterna (P.P.E.) sono pianificazioni speciali di protezione civile, redatte dalle Prefetture per mitigare, in una cornice di stretto coordinamento, l’impatto degli effetti dannosi di un incidente rilevante sulle aree esterne al perimetro dello stabilimento industriale interessato, con lo scopo ultimo di proteggere la salute umana e l’ambiente. La pianificazione, approvata oggi dal prefetto, arriva all’esito di un approfondito lavoro svolto dal Gruppo tecnico coordinato dalla stessa Prefettura e composto da esperti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, della Regione Basilicata, delle Amministrazioni comunali di Viggiano e Grumento Nova, di ARPAB, del Consorzio Sviluppo Industriale ASI e dello Stabilimento del Centro Olio Val d’Agri Eni S.p.A. di Viggiano.

Redatto sulle orme del processo metodologico delineato dalle “Linee guida per la pianificazione dell’emergenza esterna degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante”, il Piano si presenta, quindi, strutturato in otto dettagliate sezioni (1. Stabilimento e inquadramento territoriale, 2. Attività dello stabilimento, sostanze pericolose presenti, 3.Scenari incidentali – zone a rischio – misure di autoprotezione, 4. Elementi territoriali e ambientali vulnerabili esposti a rischio, 5. Modello organizzativo di intervento, 6. Stati di attuazione e piani operativi del P.E.E., 7. Interventi in caso di effetti sull’ambiente dell’incidente rilevante, 8. Informazione alla popolazione), che descrivono i possibili scenari incidentali, i livelli di allerta con le relative attivazioni e la direzione operativo dell’intervento.

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