Sono sinceramente dispiaciuto per la posizione assunta dai sindaci di Corleto Perticara, Gorgoglione e Guardia Perticara rispetto alle attività poste in essere per il monitoraggio ambientale del futuro Centro Oli di Corleto Perticara.
Leggere sulla stampa titoli del tipo: "La Regione offende i territori", con i primi cittadini dei tre Comuni interessati pronti a "bocciare il progetto di monitoraggio ambientale della Total", mi induce a credere che la probabile non conoscenza di alcuni passaggi tecnico-amministrativi contenuti nell'Autorizzazione Integrale Ambientale rilasciata per la realizzazione del progetto Tempa Rossa abbia innescato uno spiacevole cortocircuito istituzionale al quale porre immediatamente rimedio.
Conoscendo la buona fede dei sindaci Vicino, Mastronardi e Filippo e fidando sulla loro onestà intellettuale rispetto all'azione portata avanti dalla Giunta regionale, che ha fatto del dialogo e del coinvolgimento delle comunità locali un tratto distintivo della propria azione di governo, mi sorge il timore che si sia ingenerato un grosso equivoco rispetto alle prescrizioni numero dieci e undici contenute nell'Aia. Equivoco che di certo non contribuisce a rasserenare il clima politico in un momento nel quale le tensioni tra e nei partiti e le manovre più o meno scoperte di posizionamenti personali alimentano il populismo distruttivo di quanti lavorano al tanto peggio tanto meglio.
Diciamo subito che Total, così come espressamente sancito nella prescrizione n. 11 dell'Aia, nel territorio individuato dalla perimetrazione della concessione Gorgoglione, o ricorrendone la necessità per un ambito maggiore definito dall'Arpab, dovrà definire di concerto con l'Agenzia regionale stessa, un Progetto di Monitoraggio Ambientale per le diverse matrici. E' di tutta evidenza quindi che il Progetto di monitoraggio che è in corso di predisposizione da parte di Total dovrà essere oggetto di validazione da parte di Arpab, prima dell'approvazione definitiva per mano della Regione.
Per essere ancora più chiaro: Total dovrà definire una rete di monitoraggio secondo le indicazioni espressamente fissate nella prescrizione 11 (rete di centraline per il rilevamento della qualità dell'aria, monitoraggio delle emissioni odorigene, stazioni di bio monitoraggio e così via) il cui controllo sarà affidato all'Arpab, istituzionalmente preposta a tale funzione di protezione ambientale per tenere sotto controllo acqua, aria suolo.
Mi meraviglia che i sindaci di Corleto, Guardia e Gorgoglione, che pure conoscono le ordinarie difficolta' in materia di appalti pubblici, gridino allo scandalo perché sia stata imposta a Total una prescrizione che garantisce tempi certi nell'acquisto delle "macchine", superando così i vincoli del patto di stabilità che frenano l'azione della pubblica amministrazione o le inevitabili lentezze legate alla predisposizione dei bandi di gara e dei possibili, conseguenti ricorsi amministrativi.
Non ci sarà nessuna commistione tra controllato e controllore, per il semplice fatto che la gestione della rete di monitoraggio, ripeto, sarà affidata ad un ente pubblico indipendente, votato ad un'unica missione istituzionale: garantire la salvaguardia dell'ambiente e tutelare la salute dei cittadini.
Per quanto riguarda, poi, il Progetto per la definizione della "baseline" ambientale e sociale-territoriale, cioè la realizzazione del famoso "punto zero", Total dovrà semplicemente mettere mano alla tasca, sulla base della prescrizione n. 10 dell'Aia.
Infatti, secondo quanto previsto espressamente dall'autorizzazione concessa, il progetto verrà finanziato da Total e realizzato dal Dipartimento regionale Ambiente attraverso l'utilizzo di esecutori esterni terzi di alta competenza tecnico-scientifica nel settore di riferimento.
A tal proposito, la Regione si avvarrà dell'Universita' di Basilicata e di tutti gli organismi di alto livello scientifico che potranno aiutarci a scattare una fotografia puntuale dell'esistente sotto il profilo economico, sociale, culturale e sanitario. Per cui potremo costantemente verificare in qualsiasi momento le eventuali implicazioni, soprattutto in termini ambientali e socio-sanitari, del futuro Centro Oli di Corleto Perticara e degli otto pozzi petroliferi ad esso collegati nell'ambito delle concessione Tempa Rossa.
Nessuna volontà, quindi, da parte della Regione di "offendere i territori". Al contrario, il progetto per la definizione della "baseline" si concretizzerà con la partecipazione attiva, in tutte le fasi realizzative, degli Enti e dei portatori di interesse del territorio.
Forte e' la volontà, non solo mia ma della Giunta e del Consiglio regionale, di superare talune lentezze del passato, aprendo, più di quanto sia stato fatto sinora, un dialogo forte e costante con le comunità locali, nella consapevolezza che la partita petrolio si vince se saremo tutti uniti. E se ognuno farà la propria parte. La Regione e' pronta a farlo. E sono certo che anche i Comuni, con i sindaci in prima linea, faranno altrettanto, in un'ottica di rigore, trasparenza e soprattutto di efficienza amministrativa. Quell'efficienza che in questi ultimi 15 anni spesso e' mancata, soprattutto a livello locale. E che Vicino, Mastronardi e Filippo, anche attraverso un incontro chiarificatore che è mia intenzione convocare a breve, ci aiuteranno a superare in futuro, in un rapporto sinergico e costruttivo con la Regione e con gli altri sindaci della Val D'Agri e del Camastra Alto Sauro.