E’ inutile nasconderlo: sono grandi le attese delle comunità locali della Val d’Agri, dopo la presentazione oggi presso il Centro Oli Eni Viggiano del Cansolv, la nuova tecnologia di processo attraverso cui Eni si propone di abbattere di almeno il 10% le emissioni di SO2 (anidride solforosa) in atmosfera dell’impianto. Lo sostiene una nota dell’Associazione Bene Comune Viggiano a firma del presidente Vittorio Prinzi. E’ questo – si legge sempre nella nota – il primo banco di prova del neo Direttore generale dell’Arpab, Edmondo Iannicelli che in occasione della visita al Centro Oli ha rinnovato la volontà di “voltare pagina” rispetto alla precedente gestione Arpab contestata perché ha mostrato grandi responsabilità nel controllo e nella vigilanza. Per noi – dice Prinzi – continua ad essere un fattore importante il protagonismo ed attivismo dei sindaci e della Regione a partire dalla “mission” attribuita alla Fondazione dell'Osservatorio Ambientale fortemente voluto dalla Giunta Pittella e che deve dimostrare cosa intende fare. Eni ha pianificato azioni di ammodernamento degli impianti con l’impiego di nuove Tecnologie che dovrebbero consentire (almeno nelle intenzioni) da un lato di ridurre ulteriormente gli impatti delle attività operative, dall’altro di migliorare la funzionalità impiantistica e la flessibilità operativa. In questo contesto, rientra la realizzazione della V Linea di trattamento gas presso il Centro Olio Val d'Agri che, insieme alla realizzazione delle attività già previste dal piano di sviluppo della concessione, consentirà il raggiungimento dei 104 mila barili di olio al giorno e l'incremento della produzione di gas dagli attuali 3,6 milioni di Sm3/g a 4,6 milioni di Sm3/g. Diventa perciò sempre più urgente e necessario validare i dati dei monitoraggi ambientali effettuati in Val d’Agri e nell’area industriale di Viggiano da parte delle strutture pubbliche per allontanare ogni sospetto e ogni preoccupazione. E’ questo il compito principale demandato a Fondazione e Arpab che non hanno più alibi per non dare risposte alle comunità locali. Il problema è soprattutto quello di ridare fiducia ai cittadini perché, attraverso i tabelloni con dati aggiornati sull’impatto ambientale-territoriale-salute siano quotidianamente aggiornati su quanto accade all’interno dell’impianto di Viggiano. Non vorremmo che anche in questo nuovo anno si ripetesse la solita storia delle lettere di protesta che partono dalla Regione all'Eni per la “fiammata anomala” dal Centro Oli. Anche le continue sollecitazioni dei Comuni e delle associazioni della Val d'Agri per la piena ed efficace attivazione della VIS (Valutazione di Impatto Sanitario), merita sostegno specie se riferita alla riproposizione di quegli screening realizzati negli anni passati dai medici di famiglia e pertanto da aggiornare sullo stato effettivo di salute dei valligiani. E sul futuro dell’ospedale di Villa d’Agri nonostante le rassicurazioni venute dal recente incontro del Pd a Moliterno con il sottosegretario alla Salute De Filippo– conclude Prinzi – non siamo affatto tranquilli né sulla continuità delle prestazioni e servizi e tanto meno in relazione all'avvio della nuova struttura sanitaria e di indagine prevista nel presidio ospedaliero valligiano.
BAS 05