“Nel Vulture-Alto Bradano la stagione delle colture ortofrutticole, a partire dal pomodoro che è quella più rilevante, è a serio rischio”. Lo dichiarano i direttivi delle sedi Cia-Confederazione Italiana Agricoltori del comprensorio Vulture-Alto Bradano.
“A meno di un mese dall’avvio delle operazioni di impianti delle piantine di pomodoro, già acquistate dalle aziende – sottolinea Mauro Salvatore dirigente della Cia – il CdB non ha ancora pubblicato gli avvisi di prenotazione per le quote di irrigazione. Il motivo è semplice: il Consorzio ha un debito consistente con l’Enel e pertanto non è in grado di assicurare la fornitura di energia elettrica agli impianti di sollevamento dell’acqua, alcuni dei quali funzionano con gruppi provvisori. Solo gli impianti di acqua a caduta possono garantire l’irrigazione ma – afferma il dirigente della Cia – il quantitativo è ampiamente insufficiente”.
Per la Presidenza regionale della Cia “è giunto il momento di fare chiarezza e di definire una strategia che superi il dibattito formale e retorico in materia di governance agricola perché il mondo agricolo richiede risposte concrete di buon governo. Quello del CdB Vulture-Alto Bradano è diventato il caso più emblematico dell’inadeguatezza di gestione tecnico-operativa-finanziaria che, sia pure con aspetti differenti, interessa anche gli altri due CdB (Alta Agri e Bradano-Metaponto). Di qui le proposte, contenute in una lettera inviata all’Assessore Mastrosimone, per investire il Tavolo Verde della questione, insediare una commissione di lavoro per procedere in pochissime settimane ad una svolta in tema di riordino funzionale, definire le azioni ispirate ai contenuti dell’intesa Stato-Regioni del 2008”.
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