Il consigliere regionale di Forza Italia e vice presidente del Consiglio riprende l’appello del primo vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a guardare con attenzione e concretezza al Piano di investimenti per l'Europa
“’Il “Piano Junker’, il Piano di investimenti per l'Europa inteso a stimolare la crescita economica a lungo termine e la competitività, è uno strumento importantissimo e strategico. Il piano rompe finalmente il tabù dell’austerità, ma occorre che i finanziamenti non si disperdano a livello locale in contributi a sagre, fiere ed altre iniziative risibili e vengano concentrati su opere infrastrutturali e, soprattutto, che non si fermino nelle Regioni del Nord già pronte per l’utilizzo del cosiddetto Fondo Feis (Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici)”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio, raccogliendo e rilanciando l’appello del primo vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, perché “si vigili a Bruxelles, a Roma e in tutti i capoluoghi di Regione, affinchè il Piano Junker diventi realtà, con tutti gli investimenti che prevede”.<br /><br />Nel sottolineare che “la dotazione totale del Fondo è di 21 miliardi di euro, il suo obiettivo è quello di utilizzare i finanziamenti pubblici al fine di mobilitare investimenti privati con un effetto moltiplicatore complessivo di 1 a 15, generando circa 315 miliardi di euro in nuovi investimenti” Castelluccio evidenzia che “il Feis finanzia progetti soprattutto nei settori dello sviluppo di infrastrutture, ricerca, sviluppo e innovazione; investimenti nei settori di istruzione e formazione, sanità, ambiente, tecnologie dell'informazione e della comunicazione; sviluppo del settore energetico. Si tratta – sottolinea il consigliere – di prendere esempio da alcune Regioni del centro-sud, come la Regione Abruzzo, che ha individuato alcune priorità (infrastrutture banda larga, aeroporto, infrastrutture di gestione dei rifiuti, trasporto locale). E specie in tema di infrastrutture – puntualizza Castelluccio – la Basilicata ha tante priorità, dall’aeroporto di Pisticci (altro che i 7,2 milioni previsti nel Patto Sud-Basilicata, dal Piano Junker si possono attingere risorse consistenti), alla logistica merci, alla viabilità e ferrovie. L’Europa può e deve essere un’opportunità per la Regione Basilicata a condizione che si cambi marcia e si introduca un nuovo metodo di programmazione e spesa coinvolgendo le categorie sociali non solo con il rituale dei tavoli tecnici”.<br /><br />Per Castelluccio “il nuovo sessennio di programmazione comunitaria che porta in dote complessivamente alla Regione Basilicata oltre due miliardi di euro deve puntare sulla promozione della competitività delle piccole e medie imprese, rafforzamento della ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, promozione dei prodotti di qualità, valorizzazione turistica e culturale. Leggo oggi – aggiunge – una significativa dichiarazione di Pasquale Natuzzi, dell’azienda leader nel settore dei divani: ‘dopo 10 anni non so fino a che punto si possa continuare ad interpretare la realtà parlando di crisi. Dobbiamo prendere atto che il mondo è cambiato e che a fronte di una situazione nuova occorre trovare soluzioni nuove’. Ebbene – dice il Vice presidente del Consiglio regionale – è quello che dobbiamo fare perché la dimensione europea è l’orizzonte a cui la Basilicata deve guardare”.<br />