Castelluccio (Fi): utile la proposta Svimez sulla Logistica

“Una ‘logica di sistema’ e un'azione strutturale di medio-lungo periodo fondata su quattro direttive: rigenerazione urbana, rilancio aree interne, creazione di una rete logistica in un'ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale”.

&quot;La rivoluzione logistica&quot; di cui parla la Svimez &ndash; sostiene Castelluccio – con la costruzione di infrastrutture, filiere e servizi logistici ad alto valore aggiunto che aumentino il valore delle merci in transito generando ricchezza, &egrave; una buona proposta per superare il gap infrastrutturale regionale e favorire l&#39;export delle nostre imprese&rdquo;.<br /><br />Il consigliere regionale di Forza Italia afferma, anche, che: &ldquo;l&#39;idea progettuale &egrave; tanto pi&ugrave; interessante perch&egrave; non ipotizza nuove infrastrutture, sicuramente necessarie per il nostro territorio ma con tempi medio-lunghi di realizzazione, quanto invece l&#39;utilizzo delle cosiddette aree intrustriali retroportuali che sono necessarie per l&#39;agroalimentare e prodotti dell&rsquo;High tech, oltre che del mobile imbottito, nel caso del retroporto di Taranto-Potenza-Matera-Lecce riferita all&#39;Area Vasta Taranto-Basilicata-Puglia meridionale e nel caso di Salerno le attivit&agrave; si concentrerebbero sempre nella filiera dell&#39;agroalimentare/agroindustria riferita all&#39;Area Vasta di Salerno-Benevento-Basilicata-Alta Calabria&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nel nostro Paese come evidenziano i ricercatori della Svimez &ndash; aggiunge Castelluccio – manca una cultura che intenda la logistica come un settore che produce ricchezza, attraverso attivit&agrave; di trasformazione dei prodotti a vari livelli, come magazzinaggio, assemblaggio, controllo qualit&agrave;, etichettatura, confezionamento, imballaggio, ecc. . Mentre queste attivit&agrave; possono arrivare a incidere sul prezzo del prodotto finale, in alcuni casi, fino al 70 per cento. A differenza di altri Paesi, in Italia il costo della logistica &egrave; superiore all&#39;11 per cento della media europea; questo perch&eacute; la stragrande maggioranza delle Piccole e medie imprese italiane non ricorre a servizi di questo tipo e si limita a non curarsi del prodotto una volta esportato. Mentre sviluppare servizi e filiere logistiche nei retroporti, specialmente nel Mezzogiorno, permetterebbe di sfruttare meglio il vantaggio geografico del nostro Paese, al centro delle direttrici internazionali tra l&rsquo;Europa e l&rsquo;Africa, e tra il Mediterraneo e l&rsquo;Estremo Oriente. Di qui &ndash; sottolinea il consigliere di Forza Italia &ndash; l&#39;intuizione della Svimez: le aree industriali dismesse da oltre venti anni e inserite nei retroporti dovrebbero essere sottoposte a interventi di bonifica e a riconversione in strutture logistiche per la trasformazione delle merci e per servizi di sostegno all&#39;export. Ad esempio, prodotti semilavorati, giunti in porto in container, potrebbero essere sottoposti a lavorazioni finali quali: assemblaggio; fissaggio; controlli qualit&agrave;; imballaggio; etichettatura&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La merce &ndash; sottolinea Castelluccio – che ha, pertanto, sensibilmente accresciuto il proprio valore commerciale pu&ograve; essere riesportata via mare oppure, sfruttando la presenza di un centro intermodale, essere instradata per ferrovia o autostrada verso i mercati di destinazione nazionali o europei. Infine, di fronte allo scenario di desertificazione industriale che si registra al Sud, la Svimez avanza alcune delle proposte di policy per cercare di invertire il trend tra cui fiscalit&agrave; di compensazione, rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Sud. Servono &ndash; conclude Castelluccio – una &lsquo;logica di sistema&rsquo; e un&#39;azione strutturale di medio-lungo periodo fondata su quattro direttive: rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, creazione di una rete logistica in un&#39;ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />

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