Castelluccio: dare risposte a nefropatici e talassemici

Il consigliere regionale di Forza Italia: “E’ gravissima la situazione che si è determinata a danno di queste categorie sociali in quanto la legge regionale che prevede un contributo mensile a loro favore non dispone di alcuna copertura finanziaria”

&ldquo;Il sit-in di protesta oggi a Potenza davanti il Palazzo della Giunta regionale di cittadini del Metapontino nefropatici, talassemici e pazienti affetti da altre patologie del sangue, richiede immediate risposte alle esigenze di questi cittadini che il sindaco di Policoro Leone con la sua presenza interpreta e continua a sostenere innanzitutto come battaglia di sensibilit&agrave; civile dando prova di vicinanza delle istituzioni&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; gravissima la situazione che si &egrave; determinata a danno di queste categorie sociali &ndash; rimarca Castelluccio – in quanto la legge regionale che prevede un contributo mensile a loro favore non dispone di alcuna copertura finanziaria. Le scuse pubblicamente espresse dal presidente Pittella in Consiglio regionale per il taglio delle provvidenze economiche previste dalla manovra finanziaria regionale 2015 &ndash; continua Castelluccio &ndash; esigono un comportamento coerente che superi rapidamente una vicenda incomprensibile ed ingiustificabile in quanto la&nbsp;legge regionale&nbsp;11 maggio 2015, n. 18 prevede un contributo mensile di 240,00 euro legato all&rsquo;Isee, in favore dei dializzati, trapiantati di rene, talassemici e pazienti affetti da altre patologie del sangue, ma la ripartizione finanziaria dei capitoli di spesa previsti nel bilancio regionale di assestamento, approvato nel mese di agosto scorso, non ne tiene conto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Politicamente non possiamo consentire che una legge regionale sia inapplicata. Il Rapporto di Agenas sulle spese della sanit&agrave; regionale &ndash; afferma il consigliere di Forza Italia &ndash; conferma che ci sono ampi margini per recuperare gli sprechi e&nbsp;ovviare alle inadeguatezze degli interventi. Oltre alla migrazione sanitaria che come ha denunciato il capogruppo,&nbsp; Michele Napoli, costa 39 milioni di euro l&rsquo;anno e ci sono &ndash; aggiunge – servizi classificati come &lsquo;non sanitari&rsquo; che sfiorano i 100 milioni di euro l&rsquo;anno, le consulenze per circa 1 milione di euro, i deficit accumulati da Asp e Asm, solo per fare alcuni esempi, che sono da tagliare, non certo i contributi a dializzati, trapiantati di rene, talassemici e pazienti affetti da altre patologie del sangue che da 19 mesi non percepiscono il contributo, che dovrebbe essere erogato ogni due mesi, secondo quanto prevede una norma di una legge regionale. Infine va accolta la&nbsp; proposta dell&rsquo;Aned, questa a costo zero, di un gruppo di lavoro regionale sulla nefrologia e dialisi e l&rsquo;adozione di un documento di indirizzo per la malattia renale cronica elaborato dal Ministero della Salute&rdquo;.<br /><br />

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