“Il 2013 è iniziato e le buone speranze sembrano già sfumate visto che nulla è cambiato. I dati sulla disoccupazione sono sempre più allarmanti e da record. Preoccupanti sono anche i dati sull'inflazione e il numero dei poveri e di coloro che non ce la fanno a curarsi o a pagare il mutuo o l'affitto, mentre diminuiscono le pensioni ed il potere d’acquisto reale dei salari. Questa è la fotografia di un'Italia dove invece il 10 per cento della popolazione vede aumentare del 15 per cento il proprio reddito a conferma che chi possiede il 50 per cento della ricchezza del paese diventa ancora più ricco”. Così il segretario della Federazione provinciale potentina del Pdci, Francesco Castelgrande.
“La campagna elettorale ormai nel pieno del suo svolgimento (peraltro tutta improntata sugli organigrammi e poco sui programmi) è impostata – aggiunge – su chi è più montiano di Monti e non su che cosa serve veramente al paese ed alle fasce di popolazione che più stanno subendo gli effetti della crisi”.
“E’ di ieri la notizia che ci arriva dall’Europa dove Jean-Claude Juncker (presidente dell’eurogruppo): serve il reddito minimo europeo contro la povertà a cui vanno incontro milioni di cittadini, “la disoccupazione sarà drammatica”.
Nel nostro Paese è giunta l’ora di non tenere più la sinistra fuori dal Parlamento ed il progetto della lista Ingoia rappresenta l’ultima scialuppa per ritornare nelle Istituzioni, ma senza mettere al centro l’antipolitica e l’antipartitismo (i partiti per Costituzione sono ancora il sale della democrazia). Pertanto anche nella nostra Basilicata – conclude l’esponente del Pdci – la sinistra è chiamata ad uno sforzo di unità ed aggregazione fra partiti e “società civile” senza prevaricazione alcuna delle parti. La partita in gioco in queste elezioni è fondamentale per mettere al centro del futuro Governo i temi dell’occupazione, dello sviluppo, della legalità, della solidarietà, dei diritti”.
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