Case Famiglia, il Garante per l’infanzia incontra operatori

Per Vincenzo Giuliano "esigenza primaria è di raggiungere quanto prima in Basilicata il traguardo di un Osservatorio regionale, in grado di fornire il quadro completo delle criticità e dei problemi che si delineano all'orizzonte”

&ldquo;Oltre trenta case famiglia operano in Basilicata: hanno il compito di accogliere minori non accompagnati, ragazze madri, giovani che non hanno ancora compiuto la maggiore et&agrave;. Case famiglia non vuol significare certamente albergo o ricovero. Meno che mai un luogo destinato all&#39;abbandono. Ma una realt&agrave; nella quale la finalit&agrave; educativa e il principio dell&#39;assistenza e della sussidiariet&agrave; vengono rispettati e messi in pratica&rdquo;. Lo ha sostenuto il Garante dell&#39;infanzia e dell&#39;adolescenza, Vincenzo Giuliano, nel corso di un incontro che si &egrave; svolto a Potenza, nella sede del Consiglio regionale. Vi hanno partecipato rappresentanti di numerose strutture e di vari presidi sul territorio lucano. Un rapporto decisamente costruttivo &egrave; stato auspicato per conoscere e affrontare le problematiche con le quali le case famiglia si misurano sia nel Potentino che nel Materano.&nbsp;<br /><br />&quot;Dare un supporto concreto a queste realt&agrave;, aiutare i titolari e gli operatori ad affrontare i nodi principali del giorno per giorno e sostenere le case famiglia a operare al meglio &ndash; ha detto Giuliano – rappresenta una sfida da non lasciar cadere, soprattutto nell&#39;interesse dei minori, ma anche delle mamme e di quanti in queste strutture cercano umanit&agrave;, calore affettivo e condivisione dei problemi.&quot; Il prof. Vincenzo Giuliano ha posto, quindi, in evidenza la necessit&agrave; di &ldquo;dare un preciso indirizzo al settore con un impegno personale ma anche&nbsp; delle istituzioni per fornire risposte a chi cerca nelle case una vera famiglia, e non un surrogato del vivere insieme&rdquo;. Sotto il profilo educativo, e anche umano, &egrave; stato ribadito il concetto della presenza&nbsp; della famiglia, nelle case stesse, che rappresenti un richiamo alle molteplici necessit&agrave; legate alla vita in comune.<br /><br />&quot;Esigenza primaria per poter andare avanti proficuamente, nella realt&agrave; lucana – ha concluso il Garante – &egrave; quella di raggiungere quanto prima in Basilicata il traguardo di un osservatorio regionale, in grado di fornire il quadro completo delle criticit&agrave; e dei problemi che si delineano all&#39;orizzonte.&quot;<br /><br />Altre riunioni e altri contatti seguiranno per affrontare i principali nodi di un settore&nbsp; per il quale si rende necessario il massimo dell&#39;impegno sociale e politico. Altri temi affrontati nel corso dei lavori, quello della formazione del personale e una proposta di integrazione del Disegno di legge n. 21 del 2014 &quot;Sostegno regionale alle adozioni e agli affidamenti familiari.&quot;<br /><br />

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