Per il presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale il protocollo d’intesa attivato in Toscana sposa e accelera il processo di liberalizzazione del mercato dei carburanti a tutto vantaggio dei cittadini
“La proposta approvata all'unanimità oggi dalla Conferenza delle Regioni che prevede di chiedere al Governo nazionale di riconoscere a tutti i gestori legati a un marchio la possibilità di approvvigionarsi di carburante sul libero mercato per almeno il 50% dell'erogato rispetto all'anno precedente, superando così le novità introdotte dal decreto 'Cresci Italia', è uno strumento utile per abbassare il prezzo dei carburanti alla pompa per cittadini ed imprese”. A sostenerlo è il presidente della seconda Commissione permanente del Consiglio regionale (Bilancio – Programmazione) Antonio Autilio (Idv), il quale aggiunge che “va seguito in Basilicata l’esempio della Regione Toscana che ha messo a punto un protocollo d’intesa con Federdistribuzione, associazione di grande distribuzione organizzata per riservare più spazi alle cosiddette pompe bianche, ovvero le stazioni di servizio di carburante non collegate alle marche tradizionali delle compagnie petrolifere, quelle senza logo e in genere low cost, con un abbattimento di almeno 10 centesimi al litro rispetto al prezzo medio di mercato dei carburanti”.
“In un periodo di caro-carburante, tenuto conto che gli analisti economici indicano per ravvicinata la data dello sfondamento del prezzo della ‘verde’ sopra i 2 euro al litro, mentre i lucani hanno già ‘scaricato’ la card carburanti – continua il presidente della seconda Commissione – è sicuramente un provvedimento che viene incontro alle esigenze degli automobilisti, degli operatori economici e della pmi che, nella nostra regione, sono tra quelli a pagare i prezzi più alti alla pompa, mentre le cosiddette pompe bianche da noi sono solo quattro su un totale di 1565. Il provvedimento della Regione Toscana, come ha sottolineato il presidente Enrico Rossi, sposa e accelera il processo di liberalizzazione del mercato dei carburanti a tutto vantaggio dei cittadini. La liberalizzazione della rete distributiva è sicuramente un passaggio importante e necessita di una modifica del decreto ‘Cresci Italia’ per consentire a tutti i gestori di distributori di poter acquistare i carburanti sul libero mercato per almeno il 50% di quanto erogato l’anno precedente, in modo da poter favorire lo sviluppo della concorrenza e attraverso questa ridurre i prezzi agli automobilisti. L’accordo è semplice. La giunta si impegna a modificare velocemente il Codice del commercio del 2005, in modo che nuovi impianti possano essere aperti anche se privi, ad esempio, della pompa del metano o di altri carburanti. La stazioni di servizio potranno funzionare 24 ore su 24 ed assieme a benzina e gasolio potranno vendere anche giornali, tabacchi od altri beni. La Regione si impegnerà anche a dare un taglio alla burocrazia e semplificare i passaggi amministrativi necessari per l’apertura di un nuovo impianto nei centri commerciali”.
“In base al protocollo – conclude Autilio – i raggruppamenti firmatari si impegneranno ad aprire nuove stazioni di servizio nei loro punti vendita. Con due clausole. La prima riguarda i prezzi dei carburanti alla pompe, che dovranno rimanere contenuti, con un abbattimento di almeno 10 centesimi al litro rispetto al prezzo medio di mercato. La seconda ha a che fare con il personale: nel caso infatti il nuovo impianto porti alla chiusura di altre stazioni di servizio nel raggio di quindici chilometri, chi l’ha aperto si impegna a dare priorità, tra le nuove assunzioni, a chi nei tre anni precedenti ha lavorato come benzinaio o in attività commesse, dal lavaggio auto al bar aperto all’interno. Altro che 100,7 euro l’anno, secondo il valore della card carburante: ci sono possibilità per un risparmio decisamente più consistente anche nella ‘Lucania Saudita’”.