In occasione del 50° anniversario della scomparsa di Carlo Levi sarà presentato il volume di Giovanni Caserta, Carlo Levi il dovere di esserci, Villani editore, 2025.
Nel corso dell’incontro, che si terrà il 5 dicembre nel Polo bibliotecario di Potenza (ore 17), sarà illustrato il Telero di Carlo Levi esposto a Torino per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e oggi in esposizione nel Palazzo Lanfranchi in Matera.
Per Rocco Scotellaro, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi era “il più appassionante e crudele memoriale dei nostri paesi…dove ci sono morti e lamenti da far impallidire i santi martiri per la forza di verità…e dove le nostre terre si muovono da parere fiumi, e i morti, tutti i morti, i bambini e i vecchi, vivono sulle nude terre tremanti e nei boschi…(tale) da fare schiattare i signori nel sonno”.
In occasione del 1° Centenario dell’Unità d’Italia, svoltosi a Torino nel 1961, Carlo Levi dipinse “Italia ‘61”, dipinto che misura 18 metri di lunghezza per un’altezza di poco superiore ai due metri. Illustra la vicenda di Rocco Scotellaro (1923-1953). Dagli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso il “Telero” è esposto a Matera nel Palazzo Lanfranchi, sede anche del Museo dedicato a Carlo Levi.
Qualche critico ha scritto che le due opere più famose di Levi Cristo si è fermato a Eboli e il Telero sono le due facce di una stessa medaglia.
Cristo si è fermato a Eboli è la descrizione con parole del Telero.
Il Telero è la rappresentazione in immagini del Cristo si è fermato a Eboli.