“Tra chi si chiede se ancora valga la pena di incassare quei pochi spiccioli che non serviranno neanche per fare un pieno all’auto ci sono i pensionati Cisl di Basilicata, che tornano a chiedersi se non sia più utile destinare i fondi per una causa sociale, e più in particolare per i non 31.000 autosufficienti lucani”. È quanto afferma il sindacato dei pensionati in una nota
“Esiste un Fondo Regionale – ricorda Vincenzo Pardi, segretario generale dell’organizzazione – creato appositamente per dare un aiuto ai non autosufficienti, ma che di fatto, dopo un primo piccolo intervento nel 2009, è stato letteralmente svuotato. Ci chiediamo allora perché non si possa riempirlo di contenuti e di risorse, magari anche attraverso le royalties. I contributi benzina sono disseminati ‘a pioggia’, mentre quelli per i non autosufficienti servirebbero ad alleviare le sofferenze di oltre 30mila famiglie con un non autosufficiente a carico. In questo modo, la Basilicata che sta diventando sempre più povera attiverebbe una modalità di welfare efficace, sperimentando una formula che andrebbe parzialmente a coprire le vaste lacune dell’assistenza domiciliare integrata”.

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