Carceri, Bolognetti (Radicali): Dap su “sorveglianza dinamica”

“Nel corso delle visite ai penitenziari lucani, effettuate insieme a Rita Bernardini, Nicola Benedetto e Nicola Valluzzi, abbiamo potuto riscontrare una volta di più il forte disagio di detenuti e Agenti di Polizia Penitenziaria: sovraffollamento, carenze d'organico, scarsa possibilità di svolgere attività lavorative all'interno delle strutture, assenza di docce in cella nel penitenziario di Potenza, carenza di educatori, detenuti che trascorrono moltissime ore in cella nell'ozio più totale, forti tensioni che inevitabilmente vengono scaricate sugli Agenti in servizio, non applicazione del "modello di custodia all'aperto", la cosiddetta "sorveglianza dinamica". Lo dichiara Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani.
“Subito dopo le visite dell'11 e 12 luglio, Rita Bernardini, presidente d'onore di Nessuno Tocchi Caino ed esponente del Partito Radicale, ha rappresentato al capo del Dap(Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) Santi Consolo le molteplici criticità emerse.
La risposta del dottor Consolo non si è fatta attendere ed è stata comunicata all'esponente radicale nel corso della trasmissione Radio carcere in onda ogni martedì su Radio Radicale.
Il capo del Dap ha fatto sapere di aver "chiesto che si provveda alla modifica degli applicativi" per consentire ai detenuti di trascorrere un maggior numero di ore all'esterno delle celle. Tradotto, il Dap ha chiesto che anche a Potenza e a Matera si applichi la cosiddetta "sorveglianza dinamica".
Lo stesso Consolo ha inoltre comunicato alla Bernardini di aver chiesto alle direzioni di Potenza e Matera di "attivare nei cortili punti idrici a getto" e la realizzazione di zone d'ombra per alleviare il disagio dei detenuti durante le ore d'aria nei periodi di gran caldo.
Nel ringraziare il Dap e la sempre presente Rita Bernardini per questo intervento, ritengo opportuno sottolineare che esso è figlio di un confronto, di un dialogo, di un impegno finalizzato ad ottenere che nelle nostre patrie galere si onori l'art. 27 della Costituzione e l'art. 3 della Convenzione Europea dei diritti dell'uomo.
Nelle nostre visite, gioverà ribadirlo, rivolgiamo la nostra attenzione all'intera comunità penitenziaria ed è per questo che una volta di più voglio ringraziare il corpo di Polizia Penitenziaria, i direttori e tutti coloro che nel carcere lavorano e devono misurarsi quotidianamente con la mancanza di risorse e carenze d'organico. La civiltà di un paese si misura dalla sue carceri e il carcere non può e non deve essere dimenticato da uno Stato che voglia davvero rispettare la propria legalità”. 

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