In seguito alla visita al carcere di Potenza effettuata lo scorso 28 dicembre la deputata Rita Bernardini (Radicali Italiani) ha presentato un'interrogazione scritta al ministro della Giustizia in cui chiede di sapere, tra l'altro,:
se non ritenga opportuno intervenire in modo deciso e tempestivo per fronteggiare il sovraffollamento della casa circondariale di Potenza e, a tal fine, quali urgenti iniziative intenda assumere per far rientrare l’istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti;
quali atti intenda assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;
quali urgenti provvedimenti intenda adottare per colmare il deficit di organico di polizia penitenziaria, posto che la cronica carenza di agenti determina seri rischi in termini di sicurezza e notevoli disfunzioni per la vita dei reclusi e per le condizioni di lavoro e di vita degli agenti stessi;
se ed in che modo si intendano potenziare le attività trattamentali, in particolare quelle lavorative, scolastiche e di formazione;
se intenda adoperarsi per quanto di competenza al fine di potenziare l’assistenza psicologica; se intenda colmare la grave carenza degli educatori;
se, in che modo e in quali tempi, intenda intervenire per rimuovere lo stato di degrado di alcuni luoghi del penitenziario, degrado dovuto essenzialmente allo scarso budget previsto per la manutenzione ordinaria e strapordinaria; in particolare, in che tempi le sale colloqui verranno ristrutturate secondo quanto previsto dall’Ordinamento penitenziario attraverso l’abbattimento del muretto divisorio, quando verranno sostituiti i wc a vista con bagni dove sia garantita la necessaria privacy e quando verranno ristrutturati i minuscoli e fatiscenti bagni delle altre celle;
a quando risalgano e cosa vi sia scritto nelle relazioni semestrali delle Asl sulle condizioni igienico-sanitarie della Casa Circondariale di Potenza;
se, e in che modo, intenda intervenire rispetto a tutti i casi segnalati in premessa in particolare dei detenuti che vivono lontani dalla famiglia e dai loro figli minori e dei detenuti che avendo un fine pena lungo hanno da tempo richiesto di poter essere trasferiti in case di reclusione in cui sia possibile un effettivo percorso riabilitativo attraverso lo studio e il lavoro;
BAS 05