Il consigliere regionale sottolinea che “il Governo regionale non può pensare di agire in autonomia discostandosi da una programmazione approvata dal Consiglio regionale che rappresenta l’intera comunità di Basilicata”
“Qualsiasi motivazione addotta a giustifica di un mancato impegno sancito, non ha scusanti”.<br /><br />E’ quanto dichiara il consigliere regionale, Francesco Mollica, all’indomani dell’arbitraria decisione assunta da Rai Com SpA di trasmettere il “Capodanno Rai – L’anno che verrà”, nuovamente da Matera.<br /><br />“Risulta grave ed inaccettabile – sostiene Mollica - che al Governo regionale sia sfuggita la reale intenzione della Rai sull’evento (allettata, molto probabilmente, dall’abbattimento del costi nel riutilizzo dello stesso sito per l’apertura ufficiale delle manifestazioni dell’Anno della Cultura, prevista il 19 gennaio 2019), non rispettando la decisione approvata dall’intero Consiglio regionale che aveva calendarizzato lo svolgimento dello stesso, per il 2018/2019 a Venosa, nel 2019/2020 a Matera, a chiusura delle manifestazioni per Matera Capitale della cultura Europea, oltre alla previsione della proroga del Protocollo d’intesa, per un ulteriore anno, al fine di soddisfare anche le legittime aspettative dell’area del Metapontino”.<br /><br />“A tutti i territori – sottolinea Mollica – andava garantito il diritto alle opportunità e valorizzazioni degli stessi, tanto da denominare l’anno della cultura Matera/Basilicata. Invece – continua il consigliere – sembra che il termine Basilicata sia indicativo solo di una città, dimenticando che tutta la Basilicata ha contribuito a far diventare Matera ‘Capitale della cultura’”.<br /><br />“La vice presidente Franconi – prosegue Mollica – più volte era stata sollecitata e messa in guardia, su una tempistica che risultava, a tutti, troppo dilatata rispetto alla sottoscrizione della convenzione che doveva acclarare il sito di svolgimento dell’evento e l’inizio di una serie di molteplici adempimenti per la realizzazione dello stesso, soprattutto in materia di sicurezza. Una sconfitta per l’intero territorio, dunque, ed un nulla di fatto per un Governo regionale che, ancora una volta, ha incassato una brutta figura e che, stante al contenuto della nota della Franconi, ha accettato, supinamente, la decisione della Rai” .<br /><br />“Il Governo regionale – rimarca Mollica – non può pensare, però, di agire in autonomia discostandosi da una programmazione approvata dal Consiglio regionale, che rappresenta l’intera comunità di Basilicata e decidere autonomamente di modificarne l’applicazione. Per salvare la faccia, ammesso che possa essere possibile – evidenzia Mollica – dovrebbe addebitare alla Rai, non contribuendo per la sua parte, l’intero costo della manifestazione”. <br /><br />“Ad ogni modo – conclude Mollica – ribadisco la mia contrarietà a questo ‘modus agendi’ del Governo regionale, che per dignità dovrebbe dimettersi. Pertanto, ne prendo le distanze e dichiaro, fin da ora, che non voterò atti contenenti poste finanziarie inerenti tali manifestazioni”.<br />