Con il documento si intendeva impegnare la Giunta a verificare la possibilità realizzare la prossima edizione della manifestazione ‘L’anno che verrà’ del 31 dicembre 2017 in uno dei Comuni colpiti dal sisma
Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza (con 5 voti favorevoli di Pdl-Fi, M5s e Romaniello del Gm ed 11 astensioni di Pd, Cd, Pp, Udc, Psi e Pace del Gm) una mozione presentata dal consigliere del Gruppo misto Giannino Romaniello, con la quale si intendeva impegnare il presidente e la Giunta regionale “a verificare la possibilità di stanziare lo stesso importo predisposto per l’ultima edizione del capodanno Rai e, di comune accordo con la stessa Rai, realizzare la prossima edizione della manifestazione ‘L’anno che verrà’ del 31 dicembre 2017 in uno dei Comuni colpiti dal sisma”. Il documento intendeva inoltre impegnare la Giunta “ad attivare un tavolo di confronto con i presidenti delle Regioni interessate all’evento sismico e finalizzato alla sottoscrizione di una intesa per la realizzazione della trasmissione ‘L’anno che verrà 2017’ in uno dei Comuni colpiti dal sisma”.<br /><br />“La Regione Basilicata ha già contribuito in maniera significativa ad azioni di solidarietà a livello nazionale, facendo tutto quello che la Protezione civile ci ha chiesto”, ha detto la vicepresidente della Regione Franconi, mentre a parere di Romaniello “organizzare in uno dei Comuni colpiti dal sisma il prossimo capodanno Rai servirebbe a rimettere al centro il concetto di comunità, ad uscire da logiche sterili e di puro campanilismo che pure, all’indomani dell’ultimo capodanno hanno diviso i lucani in discussioni superflue a suon di innumerevoli comunicati stampa e di autocandidature tese ad ospitare le prossime edizioni della manifestazione in Basilicata. Una proposta di forte sostegno e solidarietà dell’intera comunità lucana pronta a rinunciare a qualcosa per se in favore di una popolazione che come la nostra è stata colpita da un evento tragico rafforzando in questo modo la coesione tra regioni e rilanciando l’idea di un paese unito”.<br />