Il presidente del Consiglio regionale auspica che “si faccia squadra affinché vengano sostenute tutte le azioni di potenziamento dell’intera regione”
“Potenza e Matera. A dare nuova vita a questa querelle è l’ipotesi, rilanciata nei giorni scorsi sulla stampa, di festeggiare lo show di Rai 1 ‘L’anno che verrà’ a Potenza. Numerosi i cori di protesta che si stanno levando in questi giorni che si sono succeduti sulla questione quasi come se fosse una sfida personale e che hanno inevitabilmente aperto una vera e propria polemica. Senza entrare nel merito delle scelte, sono però convinto e vorrei che all’intera comunità lucana arrivasse questo messaggio che, così come l’Italia non sarebbe tale se non ci fosse sia il Nord che il Sud, altrettanto dico che la Basilicata non sarebbe quella regione dalle tante risorse e Matera 2019 quella città su cui i riflettori si accenderanno, se non ci fossero sia Potenza che Matera”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica.<br /><br />“Pensiamo quanto sarebbe nobile, nonché segno di civiltà e rispetto, investire sulla cooperazione tra le città – ha aggiunto il presidente dell’Assemblea – per condividere obiettivi comuni partendo dai singoli punti di forza di entrambi i capoluoghi. Stiamo diventando la regione dei personalismi, pensiamo anche alla ‘spinosa questione della sanità locale’. È necessario rendersi conto che il problema della sanità non si risolve volendo a tutti i costi presidi ospedalieri ‘di facciata’ ovunque. L’obiettivo è di pretendere e difendere il diritto inviolabile alla cura, un diritto costituzionalmente garantito, ma troppo spesso soffocato. E come un capitano che conosce la rotta e anche nella nebbia trova il porto per la nave ed i suoi marinai, traendo vantaggio anche da un vento contrario, continuo nel sostenere la necessità che ognuno dei presidi trovi il suo ruolo, che non è certamente avere tutto e continuare con i fasti del passato. Anche perché le norme, non regionali ma nazionali non ce lo consentono”.<br /><br />“Auspico che si torni, perciò, ad una presa di consapevolezza seria e propositiva – ha concluso Mollica -, soprattutto da parte degli amministratori tutti lasciando fuori sterili ed inutili campanilismi e che, al contrario, si faccia squadra affinché vengano sostenute tutte le azioni di potenziamento dell’intera regione”.