L’ennesima “fiammata” al Centro Oli Eni di Viggiano è la riprova che sull’impatto dell’attività di estrazione e produzione del petrolio rispetto alla salute dei cittadini, all’ambiente e al territorio, non si può abbassare la guardia e tanto meno è possibile sentirsi soddisfatti di quanto pure è stato fatto negli ultimi mesi recuperando in parte il tempo perduto, sottovalutazioni e disattenzioni. E’ quanto afferma la segretaria regionale di IdV Maria Luisa Cantisani che aggiunge: è stato lo stesso presidente Marcello Pittella ieri in Consiglio nel rapporto sugli effetti in Basilicata dello “Sblocca Italia” e nello specifico in quello che il Premier Renzi ha battezzato come “Sblocca Energia” a riconoscere che per tranquillizzare i cittadini di Viggiano e della Val d’Agri si devono intensificare le azioni, le misure, i progetti a tutela prima di tutto della salute, altrimenti si accrescerà il solco della sfiducia nelle istituzioni.
Per noi di Italia dei Valori che abbiamo messo al primo posto i diritti dei cittadini che sono diritti alla salute, ad un ambiente sano, al lavoro, l’iniziativa per contrastare la strategia del Governo nazionale che punta a centralizzare ogni potere sul petrolio deve partire da questi aspetti che riguardano la vita quotidiana delle nostre popolazioni. Inoltre, l’apporto energetico della Basilicata al Paese – continua Cantisani – va inserito nel quadro economico oggettivamente debole ed in difficoltà, che arranca sul mercato e pressato dalla necessità di centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del Pil nel 2014, che non rassicura certo la crescita ma la scalata per lo sviluppo è fattibile e l’Italia ce la può fare. Il 4 e 5 ottobre, a Sansepolcro, con “IdV per l’economia”, Italia dei Valori, affronterà i nodi della crisi e proverà a tracciare le misure necessarie e praticabili nell’immediato, per rimettere in moto il circuito economico, favorendo imprese e famiglie e per disegnare nuove prospettive ed opportunità per rafforzare la posizione italiana sullo scenario nazionale ed internazionale. E di questo – conclude Cantisani – parleremo domani a Matera con il segretario nazionale Ignazio Messina per illustrare la nostra proposta economica da 100 miliardi. Crediamo che occorra una manovra che incida come un colpo di maglio ricordandoci che, per ridurre la spesa, servono anche le vere riforme strutturali che vadano a tagliare drasticamente gli sprechi ma non il livello di servizio ai cittadini”.
BAS 05