Le “Modifiche e integrazioni al Regolamento sull’assegnazione dei lotti Pip di Garaguso Scalo” sono state “il primo punto all’ordine del giorno di una seduta del Consiglio comunale strategica”, ma convocata dal sindaco Francesco Antonio Auletta “in una data insolita, quella dell’11 agosto scorso, scelta probabilmente con l’intento di trovarsi di fronte ad una platea composta da poca gente”. E’ quanto sostiene in una nota Giuseppangelo Canterino, portavoce di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Garaguso, il quale aggiunge che “la maggioranza in seno al Consiglio (con 7 voti favorevoli, 3 contrari e 1 assente) ha approvato una modifica del Regolamento in maniera autoritaria ed incurante delle proposte avanzate dall’opposizione”. Canterino spiega che “nella fattispecie viene rimodulato l’art. 11, da cui deriva la volontà di revocare l’assegnazione dei lotti a tutti quei concessionari che, nel termine perentorio di 60 giorni dal ricevimento di formale diffida da parte del responsabile di Area Tecnica, non presentino regolare progetto d’investimento. L’unica differenza sostanziale, rispetto all’articolo non modificato, è la previsione della possibilità (in capo al concessionario) di segnalare un subentrante qualora non vi fosse l’intenzione di investire. Ferma restando la legittimità (parziale) di quanto espresso dal nuovo art. 11, la norma nulla dice sulla restituzione delle somme precedentemente pagate dai concessionari per l’assegnazione dei lotti. Ciò fa comprendere che l’amministrazione (attuale) tutte le intenzioni abbia – sottolinea Canterino – fuorché quella di restituire gli importi già incassati”. Considerato “il particolare momento di crisi economica, il gruppo d’opposizione – capeggiato da Bonanno – proponeva un emendamento includente la restituzione parziale di tali somme, a cui applicare una penale pari al 4 per cento dell’importo, in modo da scongiurare un indebito arricchimento da parte dell’amministrazione comunale e in maniera da permettere, al concessionario non intenzionato ad investire, di recuperare parte del totale versato. L’emendamento, però – evidenzia il portavoce di FdI-An di Garaguso – non è stato accolto e il risultato è che gli imprenditori della Zona Pip avranno 60 giorni di tempo, da quando il nuovo Regolamento sarà reso esecutivo, per presentare il proprio progetto o per improvvisarsi procacciatori d’affari (a costo zero) di nuovi sostituti su cui penderà, tra l’altro, la discrezionalità dell’amministrazione se accettarli o meno come concessionari”. Per questi motivi “rivolgiamo ad Auletta ed ai suoi consiglieri – conclude Canterino – il seguente messaggio: prima di rendere esecutivo il regolamento appena modificato, e di cedere alle pressioni esterne che suggeriscono di revocare i lotti, si pensi alle somme versate annualmente dagli assegnatari sotto forma di tributi sui terreni dati in concessione, a partire dall’assegnazione ad oggi”.
BAS 05