Canone acqua, Giordano (Pdl) evidenzia disparità trattamento

Il consigliere nel rilevare differenza di trattamento tra canoni irrigui e canone per le concessioni sulle acque minerarie alle grandi multinazionali auspica un aggiornamento di quest’ultimo

Sulla questione dell&rsquo;aumento dei canoni irrigui relativi al costo &ldquo;industriale&rdquo; dell&rsquo;acqua di irrigazione (determinato con la delibera n. 110/2013 del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto), il cui provvedimento sottrarr&agrave; al comparto primario in Basilicata, l&rsquo;agricoltura, ben 9 milioni di euro, secondo il consigliere regionale del Pdl, Leonardo Giordano &ldquo;&egrave; da segnalare la &lsquo;disparit&agrave; di trattamento&rsquo; che interessa il settore dell&rsquo;imbottigliamento delle acque minerali, a carico delle aziende multinazionali che operano sul territorio regionale. La regione Basilicata mentre, per le concessioni sulle acque minerarie alle grandi multinazionali come Coca cola, Lilia e Nestl&egrave;, applica un canone di 0,30 centesimi per mc3 imbottigliato, rispetto ai 4 euro applicati in Abruzzo, in Agricoltura di fatto consente che il consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto raddoppi il costo dell&rsquo; acqua per ettaro, pretendendo retroattivamente, anche gli arretrati e penalizzando tantissime piccole aziende che dovrebbero essere pi&ugrave; tutelate delle multinazionali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tradotto in soldoni &ndash; aggiunge Giordano – nell&rsquo; anno 2012, secondo i dati forniti da Legambiente, la Regione Basilicata ha introitato la cifra di 323.464 euro dal canone per l&rsquo;imbottigliamento in confronto, ad esempio, della Regione Veneto che ne ha incassati 15 milioni, con un volume di litri imbottigliati, superiore poco pi&ugrave; del doppio rispetto a quello lucano. Se a questo si aggiunge l&rsquo;impatto ambientale rappresentato dalla produzione delle bottiglie di plastica, l&rsquo;inquinamento prodotto per il trasporto delle bottiglie che viene effettuato in buona parte su gomma, e soprattutto lo smaltimento della plastica delle bottiglie, ci si accorge che &egrave; un&rsquo;attivit&agrave; che ha poco a che fare con la sostenibilit&agrave; ambientale. Quindi, se la Regione Basilicata aggiornasse il canone, per esempio a 10 euro per mc3, gli introiti passerebbero dagli attuali 323mila euro a 9,2 milioni. &nbsp;Un adeguamento necessario, che avrebbe un duplice effetto positivo: innanzitutto porterebbe nelle casse regionali gli stessi introiti provenienti dall&rsquo;aumento del canone irriguo, inoltre – conclude il consigliere – l&rsquo;acqua bene comune rappresenterebbe una risorsa da non &lsquo;svendere&rsquo; alle multinazionali &ldquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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