Candia (Cd) su riunione del Consiglio Comunale di Potenza

Intervento del Segretario Cittadino di Potenza di Centro Democratico

Emilio Candia

Gli accadimenti nel Consiglio Comunale di ieri, minimizzati e ridotti anche dalla stampa a normale dialettica amministrativa, non possono passare inosservati.
Il tentativo nemmeno tanto nascosto di una parte del Pd, questa volta quella esclusa dai giochi del  governo comunale, assecondato da diversi personaggi in cerca di autore, ha portato a lunghe sospensioni dei lavori, tollerati in maniera assai discutibile dal Presidente del Consiglio Comunale, sempre più uomo di parte e dal Sindaco che avendo ormai perso il controllo del suo umano equilibrio di uomo del bene comune, ha cercato a più riprese, di oscillare tra i suoi ex compagni della destra che lo hanno eletto e i nuovi viaggiatori, pur di salvare la sua poltrona.
Non avendo di meglio da fare, dopo i lunghi conciliaboli con i consiglieri che dovevano presentare anche proposte di sospensione e rinvio dell'approvazione del Bilancio, ha ritirato fuori la storia dei debiti e del dissesto da lui provocato e sostenuto da frange estreme del Pd, che pure hanno governato per anni il Comune di Potenza.
Al netto della ricostruzione politica e degli interventi coerenti del nostro Capogruppo in Consiglio, Pietro Campagna, la situazione politica al Comune ci appare davvero sempre più prigioniera dei giochi di parte e di espressioni che sentendo mancare la terra sotto i piedi, ora cercano un posto al sole. Contrattare per avere in Giunta due esponenti cosiddette renziane, immaginare scenari regionali che alimentano la spirale della gestione politica e tollerare che ci siano vertici ed espressioni amministrative che non sono più garanti di una comunione d'intenti, fa capire che è venuto il tempo di fermarsi a ragionare.
Lo devono fare quelli che animano il confronto politico, lo devono fare quelli che non hanno ancora compreso il valore di una coalizione politica, come è stato il Centrosinistra unito sempre ed equilibrato nelle sue espressioni politiche ed amministrative, lo deve fare l'area moderata e di Centro che crediamo abbia le carte in regola per costruire una soluzione alternativa non come terzo polo ma come elemento di equilibrio dell'alleanza politica da ricostruire.

b3

    Condividi l'articolo su: