“Impugnare il decreto legislativo n.219/2016 e rappresentare in sede di Conferenza Stato-Regioni l’ipotesi di aggregazione obbligatoria per prossimità territoriali laddove in alcune regioni residui la presenza di una sola Camera di Commercio”
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp; Pdl-Fi, Udc, Gm, Psi e 2 astensioni di M5s) una mozione proposta dal consigliere Napoli (Pdl-Fi) inerente il decreto legislativo n.219 del 25 novembre 2016 sul riordino e il funzionamento delle Camere di commercio.<br /><br />Con il documento si chiede l’impegno del Presidente e della Giunta regionale “a procedere all’impugnativa, dinanzi alla Corte Costituzionale, del decreto legislativo n.219/2016 nella sua interezza e con specifico riferimento all’art.1, comma 1 lett. R) n.1 punto i), all’art.3, comma 4 all’art.4, comma 6, per violazione degli articoli 76, 77 primo comma, 117 terzo e quarto comma, 118 Costituzione e per violazione del principio di leale collaborazione ovvero ad aderire alle impugnative già proposte dalle altre amministrazioni regionali”. Chiesto l’impegno, altresì, “a rappresentare, in ogni caso, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, e al fine di scongiurare la scomparsa di alcune Unioni regionali delle Camere di Commercio, l’ipotesi di aggregazione obbligatoria per prossimità territoriali e/o funzionali laddove in alcune regioni, a seguito della riforma, residui la presenza di una sola Camera di commercio regionale”.<br /><br /><br /><br />