"Ultimamente tutti, ma proprio tutti, sentono forte la necessità di raggruppare i moderati, i cosiddetti “centristi “, sono mesi ormai che non si sente parlare di altro". "Credo sia ora di finirla con gli slogan, con gli spot elettorali, con i manifesti dei buoni propositi, gli italiani hanno bisogno di altro, hanno bisogno di ritornare a vivere e a sognare ed io con loro". Lo afferma il segretario provinciale di Potenza dell'Udc Marina Buoncristiano.
Buoncristiano ricorda come "nell’ormai consumata seconda Repubblica, per necessità politica e quindi lessicale, si accompagnava la parola Centro a qualche altro sostantivo: centro-destra, centro-sinistra, il modello politico centrista che fino all’altro ieri non era più di moda e guai a rievocarlo, era roba da prima Repubblica, torna attuale". Ma il segretario Udc nota che ci sono "tanti i movimenti che nascono come funghi dopo la pioggia, tante le associazioni a sfondo politico che richiamano i cittadini alla partecipazione, tante le alchimie per bay passare la parola “politica”, che di questi tempi suona come una bestemmia. Tutti si sono armati di buoni propositi per aggregare, far partecipare, ricostruire il Centro, il partito dei Moderati che dovrebbe raccogliere tutti gli uomini di buona volontà, pronti a spendersi per il Paese e di fronte a questa nuova sfida c’è la corsa a chi fa prima: Todi uno, Todi due, il Movimento di Montezemolo, il Manifesto di Giannino, Schifani, Pisanu, Fioroni, Fini, Rutelli, Clini; salvo poi scoprire che a seconda delle opportunità si sta da una parte o dall’altra, con l’uno piuttosto che con l’altro, ma è solo un’opportunità, nulla di più e nulla di meno. Parliamo di posizionamenti, di numeri, del solito calcolo matematico racchiuso in una stupida, vuota percentuale – si chiede Buoncristiano – o dobbiamo cominciare seriamente a parlare di programmi?".