"Continua l’interlocuzione del Comitato Precari della scuola con la Regione Basilicata e con Dipartimento Politiche di sviluppo. i contatti con l’assessore Liberali e con il dipartimento diretto dal dottor Marchese sono stati avviati". Lo annuncia il portavoce del Comitato spontaneo precari lucani della scuola, Tonino Iallorenzi.
"Dopo una prima fase di mera protesta il comitato spontaneo ha inteso avviare una stagione di proposizione, suggerimento ed interazione con il massimo organo amministrativo regionale per cercare di limitare ed eliminare i disagi che l’applicazione sul territorio della legge 107 “Buona scuola “ ha generato. Lo scarto tra intenzioni e decreti applicativi ha generato molti malumori nel mondo della scuola – evidenzia Iallonenzi – già fragile per carenza di risorse e per le legittime aspettative che la società gli riversa. Tra le tante agenzie educative la scuola è l’unica che riesce ad incubare ed incrociare domanda ed offerta educativa, grazie al ruolo sinergico tra le varie componenti della scuola, dove il corpo docente, ancora svolge un ruolo preminente, anche se precario. La Buona scuola ha voluto affrontare in maniera organica una riforma epocale, risultato spesso affrettata ed iniqua nei tempi e nei modi. Il precariato lucano ha voluto attirare l’attenzione delle istituzioni. Lo farà ancora di più ogni qual volta sarà necessario. Non abbasseremo la guardia perché molte sono le criticità che si evidenzieranno nei prossimi mesi. Abbiamo stabilito con i dipartimenti regionali un canale preferenziale di comunicazione. Abbiamo trovato per il momento una attenzione e una disponibilità attesa e non scontata, anche nei primi giorni di protesta. I risultati, anche grazie alla sensibilità dei sindacati, dell’USR e degli USP si sono evidenziati nel lenire al massimo i danni nella emergenziale della fase B del piano di assunzioni straordinario dei precari. Prezioso è stato anche l’azione della dirigenza dell’USR. Su 184 persone che hanno ricevuto la proposta di assunzione in provincia di PZ, 3 hanno rinunciato, 58 sono partite per la destinazione sede del ruolo fuori provincia di residenza. A Matera invece i numeri sono i seguenti: 115 preposte, nessuna rinuncia, 26 sono partiti. Dopo la fase dell’emergenza – aggiunge – si rende necessario intervenire in maniera preventiva e concertata nelle conferenze unificate stato regioni. Faremo sentire le nostre istanze e le nostre proposte anche su quei tavoli, grazie alla disponibilità della governance regionale.
Manterremo vivo il canale di comunicazione con il dipartimento. Abbiamo chiesto per il momento chiarezza per la fase C, superamento dei vincoli quinquennale e triennale, chiarezza sull’anno di prova, Mobilità straordinaria per il 2016 incentrata su principi di equità e legittimità, di sollecitare l’avvio del programma di stabilizzazione per i colleghi dell’Infanzia, Una attenzione politica per il nodo di chi non ha presentato istanza e per i fuori EGAE anche con abilitazione".
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