“Ricostruire un dossier Matera-Basilicata 2030 e implementare un “Passaporto per la Basilicata”, per elevare a livello regionale la felice intuizione del Passaporto Matera 2019”
“Dopo Matera 2019, la città dei Sassi e la Basilicata necessitano di un nuovo obiettivo da raggiungere, in nome del quale lavorare tutti insieme. Bisogna ricostruire a partire dal turismo un nuovo ‘Dossier Matera-Basilicata 2030’ che deve avere protagonista la comunità lucana tutta”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Braia, capogruppo di Italia viva, intervenendo alla presentazione del dossier “Il Futuro della Basilicata. Il turismo culturale dopo il Covid-19”.
“Che sia pensato dalle lucane e dai lucani – ha detto Braia – tra intellettuali, studiosi ed esperti di settore e realizzato da artisti, creativi, associazioni e dalle migliaia di operatori, conoscitori e rappresentanti di una identità di Basilicata tenuta comunque ai margini in questi anni in cui ad emergere é stato solo il ‘Brand Matera 2019’. Sono, infatti, in tanti ad essere stati, spesso, non protagonisti ma diventati, comunque, noti al mondo e con un incredibile potenziale ancora da esprimere fatto di bellezze da mostrare, territoriali, ambientali, umane e culturali da far vivere e da raccontare”.
“Siamo a 14 mesi di ‘nulla’ – ha sostenuto il consigliere – nei quali si è però riusciti a spendere e distribuire senza razionalità 53 milioni di euro per assistere il turismo nell'emergenza post Covid -19 senza dare neanche un euro in più ad Apt per preparare e realizzare una strategia di rilancio oppure una campagna promozionale e di comunicazione. Operazione che, nel post emergenza, tutte le Regioni d'Italia stanno attuando. É un paradosso inaccettabile e un errore enorme che stiamo già pagando. Non bastano certo le puntate di ‘Linea Verde’ che si realizzeranno nelle prossime settimane e mesi. Il presidente Bardi – ha sottolineato Braia – esca dal silenzio e dica con chiarezza quale strategia di promozione della Basilicata turistica metterà in campo e se Matera, nelle sue idee, rimarrà la locomotiva assoluta. Oppure pensa di confondere Matera con tutto il resto, mentre da fuori regione e dall’estero ci guardano increduli, pensando ad una perla, finita su tutti i magazine e siti internazionali nel 2019, che oggi rischia di ripiombare nell'oblio. A rischio centinaia di milioni di euro di investimento pubblico e privato insieme con i sogni di una comunità ben più ampia di quella materana che ha beneficiato di quasi 2 milioni di presenze nel 2019, di cui quasi la metà nella sola Matera città e dei riflettori puntati sulla nostra regione”.
“Matera, dal canto suo, deve farsi leggere dal visitatore in maniera più ampia, non si può conoscere Matera e l'identità materana se non si raccontano e visitano le periferie e i borghi, se non si conoscono La Martella, Picciano, Venusio, se non si visitano anche la diga di San Giuliano, Timmari, il Parco delle cave o il Parco della Murgia, se non si gode della bellezza delle campagne e non si gustano i sapori unici della terra. Il dossier presentato – ha aggiunto Braia – è un apprezzabile lavoro congiunto dei sindacati che, sostituendosi alla inerzia della Regione, provano a tracciare percorsi da intraprendere, dopo un confronto con gli operatori culturali e turistici della città e del territorio, una provocazione da cogliere, da integrare e implementare. Continuerò a denunciare la mancanza di idee e strategia per la Basilicata di questo Governo regionale che, dal suo insediamento, non dialoga con i sindaci, con le associazioni datoriali e le forze sindacali, con il volontariato e con le forze vive della nostra regione su tutto e, in particolare, su questioni che non sono di destra di sinistra, ma sono e devono essere affrontate senza preclusioni, evitando ingiustificata autosufficienza che poi si rivela totale insufficienza a danno della comunità lucana e non solo. Per Matera, bisogna programmare una nuova ripartenza, con orgoglio, entusiasmo e slancio imprenditoriale, uscendo dalla logica che esistano solo i Sassi e cercando di essere più consapevoli che, per essere percepiti e legittimati come motore turistico della intera Regione e sua porta di accesso, bisogna saper parlare di tutti i 131 comuni, connettendosi continuamente e coinvolgendoli sistematicamente”.
“Matera é una città ‘resiliente’ – ha affermato Braia – capace da millenni di adattarsi al passare del tempo che non deve e non può però adattarsi all'inerzia ed alla mediocrità, da dovunque essa arrivi, oggi caratterizzata da una dormiente governance regionale e da una involuta governance uscente comunale. Occorre attuare una modalità di promozione e fruizione anche collettiva per chi viene in Basilicata che consenta di accedere in musei, visitare centri culturali o partecipare a eventi inseriti in calendari annuali. Propongo – ha concluso – una sorta di ‘Passaporto per la Basilicata’ che mutui l’idea realizzata per Matera 2019 e la elevi a sistema per tutti i nostri territori. Abbiamo bisogno di tornare immediatamente a correre e possibilmente a volare”.