“Quando c'è buona agricoltura e rispetto della legalità aumenta la redditività delle imprese, cresce la comunità, crescono i territori”. Lo ha detto stamane l'assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata, Luca Braia, concludendo i lavori della giornata formativa dal titolo “TuteliAmo le Tipicità Lucane” svoltasi nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi. Organizzata in collaborazione con la Regione Basilicata e il Corpo Forestale dello Stato, è stata una iniziativa promossa dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e rivolta gli operatori della sicurezza (Polizia, Carabinieri, C.F.S.) e ai produttori col fine di: migliorare e coordinare l’operato delle forze dell’ordine nell’ambito dell’antisofisticazione alimentare; illustrare le procedure utili a tutelare il ricco e variegato patrimonio agroalimentare del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e della Basilicata intera; formare e sensibilizzare “la gente del Parco” costituita in prevalenza da agricoltori operosi e da piccoli imprenditori agricoli proiettati verso la valorizzazione delle produzioni enogastronomiche locali; rendere nota l’attività di controllo del C.F.S. sul territorio.”Da quando ho ricevuto l'incarico di guidare il dipartimento – ha detto l'assessore Braia – sto provando a cambiare il paradigma dell'approccio ai temi dell'agricoltura allargando la visione e la platea degli attori in questo settore che resta il più importante della Basilicata e quello che più di altri è ancora in grado di creare occupazione reale”.”Stiamo vivendo una fase fondamentale anche alla luce della nuova programmazione delle risorse comunitarie 2014-2020 che ci vedrà impegnati a trasformare quella che ieri era considerata come una voce di spesa in un vero e proprio investimento capace di assicurare produttività e sviluppo. Ma possiamo raggiungere questo traguardo se teniamo insieme in una visione unitaria l'agricoltura e l'ambiente e se costruiamo un sistema capace di reggersi su tre assi fondamentali: la certezza delle risorse impegnate; la scelta chiara delle politiche di indirizzo; un quadro di regole certe e interpretate in modo omogeneo su tutto il territorio regionale e da tutte le forze in campo”.Ed è proprio sul rispetto delle regole che si è soffermato l'assessore Braia: “Dobbiamo migliorare il rapporto fra gli agricoltori e gli organi di controllo che sono elementi di garanzia. Dobbiamo convincerci tutti che la convenienza è nella legalità. La totalità degli agricoltori lo sa bene. I problemi per loro arrivano quando sono costretti a dover fare i conti con una interpretazione disomogenea del quadro normativo che comporta costi esagerati e difficoltà organizzative. Bisogna, al contrario, recuperare il senso di fiducia attraverso una complicità di relazioni che si muova in una direzione positiva di tutela e di qualità. Anche perchè la difesa della tipicità non riguarda solo il prodotto agricolo, ma una intero territorio, una intera regione, una intera comunità”.”Grazie agli sforzi che stiamo mettendo in campo sui temi proprio della qualità, della tracciabilità e della sicurezza alimentare stiamo recuperando quel mercato importantissimo per le nostre aziende. Così come stiamo riconsiderando lo straordinario valore che ha il nostro patrimonio forestale che da criticità vogliamo trasformare in grande opportunità”.”Credo – ha continuato Braia – che la parola centrale sia corresponsabilità. Per questa ragione, nell'arco di 3 o 4 settimane costituiremo un tavolo di controlli in agricoltura capace di formare team di lavoro in grado di dare una interpretazione delle norme e una azione omogenea sull'intero territorio regionale. Una nuova visione che dovremo iniettare nella comunità, a partire dalle scuole, per far comprendere in modo chiaro e preciso che il rispetto delle regole migliora la qualità dei prodotti e aumenta la redditività. Un punto di partenza fondamentale per dare una nuova visione al comparto agricolo”.Pat