Intervento di di Maurizio Bolognetti,
Segretario di Radicali Lucani
membro della Presidenza del 40°
Congresso del Partito Radicale
Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito ha deciso di indire per la giornata del 6 novembre, in occasione del Giubileo dei carcerati, una grande marcia per "La Giustizia, L'Amnistia e la Libertà", intitolata a Marco Pannella e a Papa Francesco.
Di nuovo in piazza quindi, di nuovo in marcia per ribadire la necessità di un provvedimento di Amnistia, che, nell'attuale situazione di sfascio dell'amministrazione della giustizia, risulta essere scelta indispensabile e non più rinviabile "per consentire alle nostre istituzioni di fuoriuscire dalla condizione criminale in cui si trovano rispetto alla nostra Costituzione, alla giurisdizione europea, ai diritti umani universalmente riconosciuti e alla coscienza civile del Paese".
Per dirla con Marco Pannella, occorre agire per far si che il nostro Stato interrompa la flagranza di reato in atto contro i Diritti umani e la Costituzione.
Occorre agire per ripristinare il rispetto nel nostro Paese della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Occorre un'Amnistia per la Repubblica, per uno Stato che da troppo tempo non riesce più a rispettare la sua propria legalità. Dire Amnistia oggi significa invocare un provvedimento che, allo stato dell'arte, risulta essere propedeutico a qualsiasi pur indispensabile riforma della giustizia. Occorre un'Amnistia per uno Stato che nega giustizia a vittime e imputati, che regala gratuiti anni di carcerazione preventiva e prescrizioni.
La Mozione Generale approvata dal 40° Congresso del PRNTT, tenutosi a Roma nel carcere di Rebibbia, l' 1, 2 e 3 settembre 2016, ha stabilito "la prosecuzione della battaglia storica di Marco Pannella per l’amnistia e l’indulto quale riforma obbligata per l’immediato rientro dello Stato nella legalità”.
Il sentire di Marco Pannella lo ritroviamo nelle parole di Papa Francesco, quel Papa che ha voluto il “Giubileo dei carcerati” e che pure ha detto: "Il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell’ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto".
"Noi ci ritroviamo nelle parole di Papa Francesco anche quando si è pronunciato contro l’ergastolo, definendolo 'una pena di morte di morte nascosta' o quando si è espresso contro l’abuso della carcerazione preventiva o dell’isolamento praticato nelle carceri di massima sicurezza. [23 ottobre 2014, Sala dei Papi, incontro con una delegazione di giuristi cattolici]".
Oggi più di ieri occorre che "le massime istituzioni della Repubblica facciano sentire la propria voce, che il Governo e il Parlamento si attivino per accogliere o respingere le proposte del Partito Radicale o per trovare altre soluzioni in grado di risolvere efficacemente questi problemi, non di rinviarli e aggravarli. È urgente interrompere la cortina di indifferenza e di silenzio". La questione giustizia grava come un macigno sulla vita economica e sociale del nostro Paese e riguarda la vita di ciascuno di noi, anche di coloro che purtroppo non ne hanno contezza e consapevolezza, complice la totale assenza di dibattito sul tema.
La decisione del Consiglio regionale della Basilicata di iscrivere all'Ordine del Giorno la discussione su una mozione, che prevede la partecipazione del Consiglio stesso alla Marcia, ci fa ben sperare. Sono certo che dalla Basilicata arriverà, ancora una volta, un forte segnale di sostegno e partecipazione.
Alla via così, e un grazie a Roberto Cifarelli e all'intero Consiglio, al Presidente Marcello Pittella e all'Assessore Benedetto. Spes contra Spem, tutti insieme, senza distinzione di colori e casacche, possiamo scrivere una bella pagina di politica e impegno.