Bolognetti (Radicali): per ora il Satyagraha continua

“Non voglio mollare il dialogo a cui stiamo dando corpo con il Partito Radicale, con Rita Bernardini, con Irene Testa, con Paola Di Folco, con tutti i compagni che lottano e che danno corpo al Satyagraha. Non mollo facendomi forte delle Istituzioni lucane, che hanno inteso sostenere la nostra lotta sul fronte giustizia/carceri, ad iniziare dalla Regione Basilicata e dalla Provincia di Potenza”. Così Maurizio Bolognetti, membro della Presidenza del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (giunta al 30esimo giorno di sciopero della fame) specificando che “il Satyagraha e la nonviolenza ghandiana, per come le ho intese, significano altro” e riferendo di “essere stato costretto a fare 6 siringhe nelle ultime 48 ore per tamponare qualche problema che si è scatenato. Proverò a NON Mollare!
Lo farò non per un dato di autolesionismo, tutt'altro. Non perché ambisca al martirio o ad atti di eroismo”.
“Satyagraha è anche la Marcia che abbiamo tenuto, per esempio. La nostra è fame di Stato di diritto, di Diritti Umani, di conoscenza, di verità, di giustizia, di democrazia, di libertà, di legalità Costituzionale. Stiamo semplicemente provando ad onorare noi stessi, le nostre convinzioni, la Legge, le Istituzioni e chi le rappresenta e lo stiamo facendo perché sappiamo che la strage di Diritto, Diritti e Legalità si traduce inevitabilmente in strage di popoli.
Stiamo, credo, onorando anche lo straordinario messaggio del Papa”.

bas 02

    Condividi l'articolo su: