Per il presidente del Consiglio regionale “occorre un efficiente ente di controllo al fine di contrastare la piaga del lavoro nero alimentato anche dalla mobilità e dalla cassa integrazione. Dunque essere garanti di trasparenza ed affidabilità”
“Una orgogliosa, ma mite e composta valutazione del quadro socio economico presente nella nostra Basilicata”. Così il presidente del consiglio regionale Francesco Mollica ha definito il “Bilancio sociale 2015” presentato dall’Inps. “Uno strumento utile – ha detto il presidente intervenendo oggi alla presentazione del documento – per prendere atto di situazioni positive come quelle riguardanti ad esempio il settore meccanico. Si evidenzia infatti l’andamento dell’automotive le cui esportazioni sono più che raddoppiate rispetto al corrispondente periodo del 2014. Ma di contro diventa quello strumento utile a farci capire dov’è il problema e a ragionare su settori che richiedono di intervenire come può essere quello dell’edilizia. Un settore che oggi risente di un decremento dell’attività, da imputarsi certamente alla crisi generale del Paese ma, soprattutto, da addebitare alle mancate iniziative, anche normative ed amministrative, tese ad incoraggiare la ripresa”.<br /><br />“Occorre dare continuità al rapporto tra Regione ed Inps – ha aggiunto Mollica – ma il prossimo passo è quello di avere un Inps efficiente da un punto di vista di ente di controllo al fine di contrastare la piaga del lavoro nero alimentato anche dalla mobilità e dalla cassa integrazione. Dunque essere garanti di trasparenza ed affidabilità”.<br /><br />Nel ringraziare il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, Mollica ha ribadito “quanto sia importante lavorare al fine di formare la classe imprenditoriale. Oggi si fa in fretta a dire ‘cassa integrazione’, ma tutti siamo consapevoli degli effetti collaterali di questo sistema che, nato come supporto per le imprese, è diventato oggi l'unico modo che molte imprese hanno per ‘mantenere’ i propri dipendenti. ‘Cassa integrazione’, due parole che oggi fanno parte del linguaggio quotidiano, parole apparentemente normali ma che hanno in realtà un peso fortissimo sui lavoratori, sulle loro famiglie, così come sugli imprenditori delle piccole e medie imprese e sull’economia in generale. Una realtà che oggi contribuisce non poco a generare il fenomeno del mercato nero. I dipendenti che vengono messi in cassa integrazione, infatti, per far fronte alla mancanza di risorse spesso cercano un altro impiego, perché diversamente perderebbero il diritto alla cassa integrazione. Ecco che risulta necessario che il mondo delle imprese faccia al meglio il suo mestiere anche dal punto di vista etico. Il mondo dell’imprenditoria ha su di se una forte responsabilità sociale. Tanto più in un momento in cui, siamo ancora lontani da una ripresa sostanziale dal punto di vista occupazionale”.<br /><br />Mollica ha concluso il suo intervento con un passaggio sulle infrastrutture, “da sempre colonna portante di economie forti e delle società. Ecco perché risulta necessario che lo Stato intenda il settore delle infrastrutture come forme di investimento per lo sviluppo economico non solo regionale ma dell’intero paese. Ed è quindi necessario che esso intervenga concretamente”.