Bilancio consolidato 2019 del Ssr, audito Pafundi in II Ccp

Il dirigente generale del dipartimento Salute: “Il sistema sanitario regionale presenta una situazione di totale equilibrio economico. Complessivamente le risorse ammontano a 1 miliardo e 72 milioni di euro (quasi interamente di provenienza dello Stato)”

Al centro dei lavori della seconda commissione (Bilancio e Programmazione) presieduta dal consigliere Luca Braia (Ab), l&rsquo;audizione del dirigente generale del dipartimento alla salute, Donato Pafundi che ha illustrato il bilancio consolidato preventivo 2019 del sistema sanitario regionale.<br /><br />Il documento contabile comprende le operazioni di consolidamento dei bilanci delle Aziende del sistema sanitario regionale: l&rsquo;Azienda sanitaria locale di Matera (Asm), l&rsquo;Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), l&rsquo;Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza e l&rsquo;Irccs/Crob di Rionero in Vulture.<br /><br />&ldquo;Il bilancio consolidato preventivo – ha spiegato Pafundi – &egrave; stato approvato il 15 marzo 2019 ed espone un equilibrio economico complessivo dell&rsquo;intero servizio sanitario regionale. Complessivamente le risorse ammontano a 1 miliardo e 72 milioni di euro (quasi interamente di provenienza dello Stato). Il sistema sanitario regionale &ndash; ha proseguito il dirigente generale del dipartimento alla Salute &ndash; presenta una situazione di totale equilibrio anche grazie alle azioni di razionalizzazione e di monitoraggio poste in essere negli anni precedenti i cui risultati positivi degli anni 2016 (per 9,7 milioni di euro) e del 2017 (per 4,7 milioni di euro) hanno consentito di ripianare totalmente le perdite pregresse del Ssr (anni 2009 e 2010).&rdquo;. Pafundi si &egrave; poi soffermato sulle funzioni delle aziende sanitarie di Potenza e Matera, dell&rsquo;Ircs-Crob di Rionero in Vulture e del servizio 118.<br /><br />Il fondo sanitario&nbsp; – si legge nel documento portato all&rsquo;attenzione della Commissione – &egrave; assegnato integralmente alle Aziende sanitarie regionali. La Regione Basilicata, anche per il 2019, non ha attivato la cosiddetta gestione sanitaria accentrata e non gestisce direttamente quote di finanziamento del proprio servizio sanitario. Il fondo sanitario indistinto di parte corrente (nelle more dell&rsquo;adozione degli atti statali formali di determinazione del Fondo sanitario nazionale), &egrave; stato stimato sulla base delle intese Stato Regioni dell&rsquo;anno 2018. Per il 2019 si confermano le linee strategiche programmate negli anni precedenti: destinare interamente il Fsr alle aziende sanitarie del Ssr; assicurare le quote di riparto del Fsr per singolo livello di assistenza (5% per l&rsquo;assistenza sanitaria collettiva; 51% per l&rsquo;assistenza distrettuale; 44% per l&rsquo;assistenza ospedaliera); promuovere una riqualificazione della spesa sanitaria nel rispetto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica; riconoscere un finanziamento integrativo all&rsquo;Irccs Crob quale centro di riferimento regionale per la ricerca e la cura in ambito oncologico e per lo screening e all&rsquo;Aor San Carlo quale Azienda ospedaliera di riferimento regionale; finanziare adeguatamente le funzioni assicurate dai singoli attori del Ssr, con particolare riferimento alle Reti e al servizio di Emergenza-Urgenza.<br /><br />Sono intervenuti nel dibattito oltre al presidente Braia, i consiglieri Sileo, Trerotola, Acito e Giorgetti.<br /><br />Erano presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Luca Braia (Ab), i consiglieri Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri (Fi), Gerardina Sileo (Lega), Vincenzo Baldassarre (Idea), Roberto Cifarelli (Pd), Carlo Trerotola (Pl), Gino Giorgetti (M5s) e Piergiorgio Quarto (Bp).<br />

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