Il presidente della seconda Commissione ha nuovamente richiesto al direttore generale dell’Arpab, Aldo Schiassi, notizie circa il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014. La missiva inviata anche ai Presidenti di Giunta e Consiglio
“Con nota del 26 gennaio 2015 – ricorda Rosa – la seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e Programmazione), nell’ambito delle competenze attribuite alla stessa, in particolare quelle relative al Controllo, Verifica e Monitoraggio delle politiche regionali, ha richiesto notizie e delucidazioni in ordine al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014/2016 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Basilicata (Arpab) che non risulta trasmesso agli uffici del Consiglio regionale”.<br /><br />“Poiché, ad oggi – afferma Rosa – non risulta pervenuta alcuna risposta alla nota suddetta, si sollecita un tempestivo riscontro alla stessa. E’ assolutamente inconcepibile – sottolinea il Presidente della seconda Commissione – trovarsi dinanzi ad un silenzio istituzionale che ha ormai assunto i connotati della reiterazione. All’Arpap evidentemente – aggiunge Rosa – manca del tutto il rispetto dovuto nei confronti dell’Istituzione Consiglio, così come non è giustificabile, in alcun modo, il silenzio e la mancanza di presa di posizione da parte della Giunta”.<br /><br />Il presidente Rosa evidenzia, inoltre, che: “a questo punto sussistono seri dubbi di legittimità sugli atti posti in essere dall’Arpab in assenza di un bilancio, che ha carattere autorizzativo della spesa, approvato. Alla preoccupazione per il lungo e assordante silenzio, si aggiunge la mancanza, è bene ribadirlo, di senso istituzionale da parte dell’Arpab in riferimento alle funzioni e prerogative del Consiglio regionale, di cui la seconda Commissione è limpida ed efficace espressione”.<br /><br />“Per quanto concerne la Giunta regionale – rimarca Rosa – il suo atteggiamento, caratterizzato dall’assoluta mancanza di un sia pur minimo riscontro in merito ad una questione più volte sollevata, è anch’esso da condannare con fermezza, anche perché va ad inficiare la giusta trasparenza che dovrebbe accompagnare ogni atto della Pubblica amministrazione”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />