L’Azienda regionale per il diritto allo studio riceverà dalla Regione 518.900,00 euro all’anno per tre anni per le spese di funzionamento. Rinviata in prima Commissione la proposta di legge di Perrino sulla riduzione dei costi della politica
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, M5s, Udc, Psi e Pace del Gm e 3 astensioni di Pdl-Fi e Romaniello del Gm) il disegno di legge sul “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017/2019 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio”. Il totale delle entrate ammonta ad euro 11.160.325,85 per il 2017 ed a euro 4.590.889,22 per ciascuna delle annualità 2018 e 2109 cui corrispondo le stesse cifre in uscita”. L’avanzo di amministrazione presunto sulla competenza ammonta ad euro 12.000,00. Anche nel 2017, così come successo nel 2016, l’azienda riuscirà a pagare entro dicembre le borse di studio al 100 per cento degli aventi diritto. La Giunta regionale trasferisce all’Ardsu 518.900,00 euro per ciascuna delle annualità del periodo 2017/2019 per le spese di funzionamento.<br /><br />In precedenza il presidente Mollica, i sensi dell’art. 85 del Regolamento interno, ha rinviato in prima Commissione, assegnando un mese di tempo per l’esame degli emendamenti, la proposta di legge del consigliere Perrino (M5s) sugli “Interventi per la riduzione dei costi della politica, il contenimento della spesa pubblica e la tutela delle finanze regionali”. Nel breve dibattito svolto in Aula su questo argomento sono intervenuti i consiglieri Perrino (M5s), Cifarelli (Pd), Romaniello (Gm) e Napoli (Pdl-Fi).<br /><br />L’Assemblea ha poi approvato all’unanimità una delibera dell’ufficio di Presidenza che prevede variazioni del bilancio di previsione finanziario riferito al triennio 2017-2019 del Consiglio regionale per l’attuazione della legge regionale n.10/2017 in materia di riduzione temporanea degli assegni vitalizi. A maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc e 5 astensioni di Pdl-Fi, M5s e Romaniello del Gm) approvato invece il “Piano annuale 2014 di concessione dei contributi ai Comuni per la gestione ed il funzionamento degli asili nido”. Previsto uno stanziamento di 750 mila euro: il 20 per cento di questa somma, pari a 150 mila euro, sarà trasferito ai Comuni per le spese di funzionamento di ogni struttura attiva; l’80 per cento, pari a 600 mila euro, sarà invece assegnato con riferimento alle fasce di età dei bambini suddivisi tra lattanti, semidivezzi e divezzi.