Approvati anche il Rendiconto 2017 del Parco e una delibera di Giunta concernente variazioni al Programma reddito minimo di inserimento. Audito l’amministratore unico dell’Egrib su stabilizzazione lavoratori e aumento tariffe acqua
La seconda Commissione consiliare, presieduta da Giannino Romaniello, ha approvato, ieri, il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2018/2020 e il Rendiconto 2017 del Parco naturale Gallipoli Cognato Piccole Dolomite lucane. Per entrambi i provvedimenti si è registrato il voto favorevole a maggioranza (hanno votato a favore i consiglieri Giuzio -Pd, Soranno –Pp e Mollica -Udc, contrario il consigliere Perrino –M5s, si sono astenuti i consiglieri Romaniello –Gm e Napoli).<br /><br />Su entrambi i provvedimenti prima del voto sono stati ascoltati il direttore dell’Ente Parco, Marco De Lorenzo e la dirigente Angela Giliberti che si sono soffermati, a loro parere, su una delle problematiche più gravi che interessano il Parco, la questione dei danni da fauna selvatica alle coltivazioni agricole del territorio. “Il tema essenziale – ha rilevato De Lorenzo – è l’emergenza derivante dal risarcimento dei danni agli agricoltori che ammonta a circa 80 mila euro l’anno. I rimborsi sono fermi al 2015 e i trasferimenti da parte della Regione Basilicata al 2016. Un danno di mille euro – ha spiegato– se si avvia il contenzioso ci costa alla fine del procedimento 3.200 euro. Ad oggi, per far fronte a tutte le spese derivanti dai danni da fauna selvatica, abbiamo bisogno di circa 190 mila euro”.<br /><br />A snocciolare i numeri del documento contabile, la dirigente Angela Giliberti: “sono previste entrate totali correnti per 561.079,21 euro derivanti dal finanziamento della Regione (450 mila euro) e da attività proprie dell’Ente, mentre per interventi in conto capitale sono previste entrate per 592.589,78 euro per progetti inerenti il territorio. Le entrate complessive previste sono di 1.595.935,71 comprensive di tutti i titoli incluso le partite di giro”. “I numeri del nostro bilancio sono ristretti – ha proseguito Giliberti – per cui abbiamo dato corso alla candidatura di idee progettuali sui bandi europei. Quest’anno con l’asse 5 del Po Fers 2014-2020 è stato finanziato il programma di investimenti denominato Ingreenpaf con progetti di tutela e conservazione della flora e della fauna e con azioni di promozione per 650 mila euro. Sempre dal Psr provengono le somme (circa 109 mila euro) per azioni di integrazione e miglioramento delle strutture di fruizione turistica e per azioni di rinaturalizzazione della foresta (circa 318 mila euro)”.<br /><br />“Per quanto concerne il consuntivo di bilancio 2017 – ha spiegato Giliberti – vi sono stati ridottissimi trasferimenti per cui le spese si sono attuate soprattutto con investimenti a residuo. E’ stato avviato un corso di formazione per 15 guide escursionistiche e particolare attenzione è stata posta alle attività scientifiche relative alla individuazione degli habitat e alla tutela delle specie faunistiche di maggior interesse. Sul fronte del sovrannumero dei cinghiali, l’Ente ha provveduto, dando fondo a tutte le sue risorse senza alcun trasferimento regionale, a pagare danni pregressi alle colture per circa 162 mila euro. Sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria delle strutture del Parco per circa 21 mila euro e portata avanti l’attività di certificazione Iso 14001 e Pefc del Parco che adesso si fregia di due prestigiosi riconoscimenti di qualità ambientale. Al 31 dicembre 2017 l’avanzo di amministrazione è risultato pari a circa 13 mila euro”.<br /><br />Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Napoli, Perrino (M5s) e Giuzio (Pd) che hanno auspicato una variazione al bilancio regionale per far fronte all’esigenza espressa dai rappresentanti dell’Ente Parco in merito ai danni da fauna selvatica. <br /><br />L’organismo consiliare ha, poi, in sede di controllo, verifica e monitoraggio, ascoltato l’amministratore unico dell’Egrib (Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata), Nicola Andrea Cicoria sul processo di stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato ai sensi della legge Madia e sull’aumento delle tariffe dell’acqua per il Consorzio industriale.<br /><br />“Il passaggio di tutto il personale – ha spiegato Cicoria – è avvenuto in seguito all’art.13, comma 3 della legge istitutiva dell’Egrib. Norma che è stata attenzionata dalla Corte dei Conti per cui siamo in attesa delle decisioni della Corte. Risolta l’efficacia di questo articolo, poi, bisogna avviare tutte le attività per il completamento del personale. Attività molto complesse che coinvolgono Egrib, Regione e parti sociali”. Per quanto riguarda l’aumento delle tariffe dell’acqua Cicoria ha spiegato che “l’Egrib è responsabile per le acque potabili mentre per quelle industriali è delegato il Consorzio industriale. Le tariffe fin qui applicate – ha precisato l’amministratore dell’Egrib – sono transitorie”.<br /><br />All’attenzione dell’organismo consiliare anche una delibera di Giunta regionale relativa alle modifiche e integrazioni al programma per il reddito minimo di inserimento. Il provvedimento ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza (hanno votato a favore i consiglieri Romaniello –Gm, Giuzio –Pd e Soranno –Pp, si sono astenuti i consiglieri Perrino –M5s e Napoli).<br /><br />Erano presenti ai lavori oltre al presidente Giannino Romaniello, i consiglieri Giuseppe Soranno (Pp), Antonio Bochicchio (Psi), Vito Giuzio (Pd), Aurelio Pace (Pd), Giovanni Perrino (M5s), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Francesco Mollica (Udc) e Michele Napoli.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />