Bes 2024, gli esiti della Basilicata

L’indagine è diffusa dall’Istat sulla base di 11 domini e 70 misure statistiche per le province e le città metropolitane. Misura il benessere, approfondisce i divari interni e fotografa i punti di forza e di debolezza emersi nei territori del Paese.

In Basilicata i livelli di reddito disponibile equivalenti sono inferiori a quelli nazionali ma superiori a quelli del Mezzogiorno, senza differenze marcate tra le due province.

Nella regione, che si distingue per un patrimonio culturale ricco e variegato di musei, aree archeologiche e monumenti, la provincia di Matera è più attrattiva e registra un terzo di turisti stranieri. Quasi la metà dei Comuni lucani, inoltre, è servita almeno da una biblioteca pubblica e privata.

Alla voce transizione digitale le amministrazioni locali hanno ottenuto avanzamenti significativi: dal 2018 è più che triplicata la percentuale dei Comuni lucani che gestisce interamente online l’accesso ad almeno un servizio per le famiglie.

Sono questi gli esiti di focus emersi dall’analisi degli indicatori bes dei territori, dove bes è acronimo di “benessere equo e sostenibile”. L’indagine, diffusa dall’Istat sulla base di 11 domini e 70 misure statistiche per le province e le città metropolitane, misura il benessere, approfondisce i divari interni e fotografa i punti di forza e di debolezza delle aree del Paese.

Nel confronto con i dati nazionali, la Basilicata registra performance migliori per  “partecipazione al sistema scolastico dei bambini di 4-5 anni” (+ 3,9 per cento rispetto alla media nazionale), “tassi di infortuni mortali e inabilità permanente” (+6,1 per cento), “organizzazioni no profit” (+6,9 per cento), “amministratori comunali con meno di 40 anni” (+3,5 per cento) e pensionati con reddito pensionistico a basso importo (+ ,5 per cento). La regione è promossa a pieni voti sulla produzione di “energia elettrica da fonti rinnovabili” (+76,7 per cento). Basso il numero di denunce per rapina (- il 33,5) che denota un alto indice di sicurezza ed è al di sotto delle percentuali medie italiane la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso (-2,2 per cento). Riportano, infine, un segno negativo la diffusione delle aziende agrituristiche (-6,5 per cento) e la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a Internet (-16,4 per cento).

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