Per il capogruppo regionale di Idv “servono atti di disobbedienza istituzionale”
“Se vogliamo realmente sostenere le rivendicazioni dei cittadini del Metapontino e del Ginosino, e non ridurci agli ennesimi comunicati di solidarietà, agli atti di ‘disobbedienza civile’ con le iniziative di protesta promosse dal Comitato ‘TerreJoniche’, dobbiamo dar seguito ad atti di disobbedienza istituzionale”. A sostenerlo è il presidente del gruppo Idv in Consiglio regionale, Nicola Benedetto.
“Non ci possono essere più strade intermedie o azioni verbali: dopo la decisione del Consiglio dei Ministri che ha stanziato 65 milioni di euro per l’emergenza di Liguria e Toscana ed ha decretato lo stato di emergenza per le aree delle due regioni colpite dalla calamità naturale, la misura è colma. Con tutto il rispetto che dobbiamo ai cittadini liguri e toscani che hanno pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e di danni per l’ennesima alluvione con il dissesto idrogeologico che si conferma l’emergenza delle emergenze del Paese – aggiunge Benedetto – ottenere dallo Stato in quanto garante di amministrazione dei problemi dei cittadini, sia che risiedano al Nord che al Centro o al Sud, equità di trattamento, è un’esigenza non più rinviabile. E allora non ci resta che rivendicare quanto è dovuto alle comunità del Metapontino danneggiate dall’alluvione dei primi di marzo, a cominciare dall’ordinanza per la Basilicata, sino a decidere di interrompere ogni relazione istituzionale con il Governo. In concreto, il governatore De Filippo dovrebbe disertate ogni incontro di interlocuzione con rappresentanti del Governo, come quello in programma il 3 novembre prossimo con il ministro Fitto, fino a quando non saranno assunti dal Consiglio dei Ministri quegli atti fondamentali di equità rispetto alle Regioni Liguria e Toscana ed in precedenza Veneto”.
“Rivolgo un appello ai parlamentari del Pdl e al sottosegretario Viceconte – dice Benedetto – perché non si prestino più a manovre dilatorie del Governo, altrimenti finiranno con il proprio comportamento per avallare responsabilità che, almeno per ora, non sono proprie. Penso inoltre che la Giunta regionale, oltre allo stanziamento di 7 milioni di euro dal proprio bilancio, possa definire una manovra di variazione del Programma Fesr 2007-2013, dirottando una quota di fondi che, tra l’altro, rischiano il disimpegno in mancanza di atti di spesa entro i prossimi due mesi, per aiuti ai cittadini del Metapontino finalizzati al risarcimento dei danni ed alla ripresa produttiva”.