Il capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale chiede alla Giunta interventi aggiuntivi oltre a quelli già programmati
“Una conferma che, nonostante la pesante congiuntura economica, sono sempre le microimprese ad offrire di più il posto fisso, viene dal Rapporto diffuso da Fondazione Imprese: nel 2011 in Basilicata le assunzioni a tempo indeterminato da parte di piccole imprese sono state 1300 su 2419, pari al 53,9% del totale”. E’ quanto evidenzia il presidente del gruppo Idv alla Regione Nicola Benedetto, sottolineando che “sempre nel 2011 le imprese con meno di 10 dipendenti hanno offerto un lavoro a 4 persone su 10; molto di più rispetto al caso delle grandi imprese oltre i 250 dipendenti (poco più di 2 persone su 10). Inoltre sono proprio le microimprese ad offrire di più il posto fisso: iI 47,0% delle assunzioni non stagionali delle microimprese è a tempo indeterminato, un dato superiore di 2 punti percentuali rispetto al dato complessivo (44,9%). Le microimprese dunque – come sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa – non temono di investire sul fattore lavoro e sono più propense a fidelizzare i propri lavoratori attraverso contratti più stabili anche in momenti particolarmente critici per l’economia italiana e mondiale. E con le prospettive economiche di recessione per il 2012 la piccola impresa potrebbe continuare a rappresentare il vero ammortizzatore sociale dell’economia italiana”.
“Purtroppo – aggiunge Benedetto – la chiusura del sistema bancario e di credito pesa fortemente su progetti, programmi, investimenti, interventi di ammodernamento e di riconversione produttiva di pmi che rischiano di soccombere a causa delle difficoltà finanziarie e per colpa di un inasprimento delle relazioni con le banche sempre più severe nella concessione dei prestiti. In proposito, l’indagine di Swg – Cna per la Confederazione nazionale degli Artigiani è sin troppo eloquente: farsi concedere un prestito o aprire una linea di credito è una chimera per un'impresa su tre. Una stretta peggiore di quella del 2008-2009. Otto aziende su 10 guardano con preoccupazione al rapporto con le banche e per sei su 10 nel futuro sarà ancora peggio. Il dato, spiega l'indagine Swg -Cna, non è solo percettivo perché nell'esperienza quotidiana e reale 1 milione e mezzo di imprenditori, pari al 35% del totale delle imprese sotto i 50 dipendenti, denuncia di aver avuto forti o consistenti difficoltà di accesso al credito”.
“Non so se l’iniziativa avviata ieri dalla Regione Lombardia denominata 'Credito adesso', a sostegno delle micro, piccole e medie imprese lombarde, una nuova forma di credito che risponde ai bisogni immediati delle aziende alla disponibilità di cassa, (e, cosa fondamentale, le condizioni di accesso a questo credito, sono molto favorevoli, è richiesta pochissima burocrazia e i tassi di interesse sono molto bassi), possa trovare attuazione anche da noi, ma – conclude Benedetto – la questione del credito richiede un approfondimento ed interventi aggiuntivi a quelli già programmati dalla Giunta lucana”.