Il consigliere regionale di Centro democratico dopo la conferenza stampa di Pittella: “Per traghettare la Regione fuori dalla palude mettere insieme forze moderate, riformatrici e progressiste”
“Dopo la conferenza stampa di Pittella, che ancora una volta ha dimostrato la scarsissima considerazione che ha nei confronti dei cosiddetti partiti ‘minori’ della coalizione, preferendo rivolgere ogni attenzione a quello che, senza alcuna difficoltà, definisce ‘il socio di maggioranza’ della coalizione, vale a dire il Pd, c’è un solo modo per non restare spettatori di questa guerra interna al Pd senza precedenti e dagli effetti facilmente prevedibili in termini di disastro: mettere insieme le forze moderate, riformatrici e progressiste per costruire un fronte politico in grado di traghettare la Regione fuori dalla palude in cui è finita”. E’ quanto afferma il capogruppo di Centro democratico in Consiglio regionale, Nicola Benedetto, che aggiunge: “intanto va evidenziato l’atteggiamento di Pittella che ha indicato con chiarezza tra i suoi ‘nemici’ quelli che non hanno mai voluto riconoscere il suo successo nelle Primarie per la scelta del candidato Presidente ma ha dimenticato quanti si sono spesi per la più ampia partecipazione popolare alle Primarie (circa 55mila) e con la propria autonoma candidatura, come nel mio caso, ha sottratto voti al concorrente Lacorazza”.<br /><br />“So bene – aggiunge Benedetto – che il riconoscimento in politica è un sentimento poco conosciuto e per questo ritengo, invece, che proprio dallo spirito delle Primarie bisogna ripartire per ricostruire quel fronte di sensibilità politiche e civili trasversali al Pd, simbolo di cambiamento, che è l’unico che può salvare la governabilità della Regione. L’ultimatum di Pittella al suo partito può avere solo l’effetto di accrescere il clima di rancore e divisione interne. Le energie per rilanciare il programma che ha decretato la vittoria del centrosinistra perciò vanno ricercate prima di tutto fuori dal Pd e, contestualmente, tra quei consiglieri del Pd che non rispondono alle logiche dei capicorrente antirenziani e quindi antipittelliani”.<br /><br />“Quanto alla strenua difesa di ufficio di Verri, francamente – dice Benedetto – non riesco a capirne le motivazioni, tenuto conto che secondo quanto riferiscono gli organi di informazione Verri è stato nominato dalla Giunta della Regione Puglia, con il presidente Emiliano grande amico di Pittella, il 12 ottobre scorso, nuovo Direttore del Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, della stessa Regione Puglia”.<br /><br />