Benedetto (Idv): non dimentichiamo progetto agro-industria

“Sostenere il Progetto di ‘Filiera Territoriale Logistca della fascia jonica-Valbasento’ di cui, mi auguro, si voglia tener conto nella Conferenza regionale sulla Valbasento promossa dalla Giunta regionale per il 9 novembre prossimo”

“La Basilicata con circa il 15 per cento della superficie agricola utilizzata coltivata con il metodo biologico, al secondo posto subito dopo la Calabria, si conferma regione di produzioni alimentari di qualità, anche se è ancora troppo limitato il numero delle aziende biologiche e di quelle con produzioni certificate Dop (Denominazione di Origine Protetta) e/o Igp (Indicazione Geografica Protetta). Sono le due facce del Rapporto diffuso oggi dall’Istat, sulla base del sesto censimento nazionale dell’agricoltura, che fotografano forza e debolezza del comparto agricolo e agroindustriale della nostra regione”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale, Nicola Benedetto (Idv), per il quale “proprio dall’elemento di forza è necessario partire per sostenere il Progetto di ‘Filiera Territoriale Logistca della fascia jonica-Valbasento’ di cui, mi auguro, si voglia tener conto nella Conferenza Regionale sulla Valbasento promossa dalla Giunta regionale per il 9 novembre prossimo”.

Nel sottolineare che “nella presentazione della Conferenza non c’è alcun riferimento al progetto ed in generale all’agro-industria”, Benedetto aggiunge “sono certo che è pura dimenticanza perché se si vuole non lasciare nulla di intentato per far divenire la potenzialità di sviluppo ed occupazione della Valbasento una realtà, come afferma il presidente De Filippo, non c’è alcun dubbio che non si può pensare solo a processi di reindustrializzazione così come li abbiamo conosciuti nei decenni passati. Si tratta di puntare sull’agroindustria in stretta connessione con il Sistema intermodale e con i produttori agricoli del territorio in modo – evidenzia Benedetto – da attivare diverse unità operative, tra cui Centri di raccolta e prima lavorazione del prodotto agricolo locale; magazzini a temperatura controllata per il deposito di prodotti agro-alimentari; centri per la produzione di prodotti alimentari. In tale ambito potranno essere insediate anche altre attività connesse a produzioni agricole non tradizionali e non ancora presenti nell’area Valbasento-Metapontino come lavorazioni di fiori da destinare al mercato italiano ed estero e la trasformazione di piante officinali ed aromatiche da destinare al mercato alimentare e della cosmetica”.

“All’interno della filiera agro-alimentare intesa in senso ampio – sostiene Benedetto – si potranno avere altri interventi ‘industriali’ che possono integrarsi al sistema agroindustriale ed aggiungere contenuti tecnologici ed innovativi: produzione di innovativi imballaggi per alimenti compostabili; produzioni di reti, teli, tessuti e film per l’agricoltura non inquinanti e di facile riciclo; produzione di serre e sistemi produttivi per l'agricoltura realizzati con materiali e tecnologie innovative”.

“Oltre alla filiera agro-industriale – continua Benedetto – si potranno creare nuove unità produttive in diversi ambiti o potenziare le realtà produttive già esistenti creando un sistema territoriale in grado di dare vantaggi competitivi non trascurabili, tra cui la riduzione dei costi di trasporto, facilitazioni all’export dei prodotti, l’integrazione con un sistema a rete tra aziende plurisettoriali e infrastrutture di servizi. Dunque, il sistema produttivo locale, in particolare il comparto agricolo-agroindustriale avrebbe certamente vantaggi dalla creazione di una Filiera Territoriale Logistica. Sono questi – conclude – temi da approfondire nella Conferenza per farla diventare una reale occasione di definizione di un’attenta strategia di promozione dello sviluppo

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