Numerosi pellegrini hanno assistito ieri pomeriggio alla benedizione della statua di Santa Rita presso la chiesa rupestre del Santissimo Salvatore a Picerno, situata sulla sommità del monte Cristo Salvatore. La statua, realizzata in vetroresina e donata dal gruppo di preghiera “Il cenacolo” è stata posta all’esterno per essere fruibile a tutti i fedeli edè circondata da un variopinto roseto. Un luogo di preghiera dove regna il silenzio e dovesi potranno affidare alla Santa delle cause impossibili e dei casi disperati, le proprie intenzioni più intime. Il lancio di petali di rose, fiore caro alla Santa di Cascia, da parte dei bambini ha fatto sì che si creasse un tappeto multicolore ai suoi piedi. A benedire la statua sua Eccellenza l’Arcivescovo Salvatore Ligorio. Un momento di forte commozione e di contemplazione, accompagnato dalle note toccanti della banda musicale ereso ancora più intenso dalla lettura della lettera preparata dai fondatori del gruppo “Il Cenacolo”, “composto – come evidenziato – da famigliemosse dal comune sentire di esprimere la propria cristianità nella preghiera comunitaria, famigliepellegrine che offrono le proprie sofferenze al Signore, per far progredire la propria fede e trasmetterla agli altri”. “Sicuri di essere sotto la guida materna di Maria ci affidiamo a Lei – è stato detto in un passaggio – nonché alla guida premurosa di sua Eccellenza il vescovo e del parroco don Donato Ferraro e a quella materna di Carmela Altieri, ispiratrice e fondatrice dello stesso cenacolo, seguiremo la strada che Dio vorrà indicarci, sperando di essere sempre più numerosi e uniti in un abbraccio fraterno fatto di preghiera”. Prima della benedizione, il vescovo ha celebrato l’omelia durante la quale ha parlato della vita dei santi come esempio da seguire e, in particolare, quello di santa Rita, donna vissuta nella sofferenza e poi chiamata dal Signore. Consegnatadal parroco don Donato a Carmela Altieri una pergamena con la benedizione apostolica del Santo papa. Si può raggiungere il sacro tempio a piedi, percorrendo l’antico tratturo lungo il quale da quest’anno sono state posizionate le stazioni della via Crucis realizzate in pietra e donate dal gruppo “Il cenacolo”.La chiesa, situata a tre chilometri circa dall'abitato e sulle pendici di Monte LiFoj a circa 100 metri di altezza, si innalza su una serie di grotte, dopo quasi trent’anni dalla chiusura, l’anno scorso è stata restituita al culto dei fedeli. Ilmonastero è in diretta comunicazione con vari ambienti che prendono luce da piccole finestre e il tutto fa pensare alla dimora di monaci vestiti di bianco, identificati con i verginiani. Da una pergamena conservata nella biblioteca della chiesa Madre di Picerno si rileva che la chiesa del San Salvatore è stata eretta agli inizi del XVI secolo.
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