Basilicata, crescita del valore aggiunto a due velocità

Il 2024 trainato dai servizi. Registrata una frenata per l'Industria, forte contrasto tra Potenza e Matera. I dati elaborati dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere mostrano una regione che conferma la tendenza del Sud a “ribaltare gli stereotipi di un’area strutturalmente in ritardo”.

 I dati relativi al valore aggiunto del 2024, elaborati dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere, mostrano una Basilicata che conferma la tendenza del Sud a “ribaltare lo stereotipo di un’area strutturalmente in ritardo”, specialmente grazie al dinamismo del settore terziario. Tuttavia, la flessione della manifattura e il persistente ritardo della ricchezza pro-capite sottolineano l’urgenza di una vera politica industriale capace di valorizzare le specificità territoriali e di rimuovere gli ostacoli alla competitività, come il costo dell’energia.

Rispetto alla ricchezza pro-capite, il divario con il Nord rimane ampio. La ricchezza pro-capite del Mezzogiorno (22.353 euro) è circa la metà di quella del Nord-Ovest (41.095 euro). La Basilicata si attesta a 25.415,33 euro pro-capite (14° posizione in Italia), con un aumento totale del valore aggiunto pari a +1,30%. Il dettaglio provinciale vede Potenza a 26.758,96 euro (71° posto nazionale) e Matera a 22.990,74 euro (81°).

La crescita regionale (+1,30%), al di sotto sia della media italiana (+2,14%) che di quella del Mezzogiorno (+2,89%), a livello provinciale evidenzia una netta differenza: la provincia di Matera ha mostrato una dinamicità significativa, registrando una variazione percentuale del valore aggiunto totale del +2,47%, posizionandosi al 44° posto nella graduatoria nazionale. Il valore assoluto prodotto è stato di 4.357,7 milioni di euro. La provincia di Potenza, al contrario, ha rallentato notevolmente, segnando una variazione del +0,76%, che la colloca al 100° posto in Italia per crescita del valore aggiunto totale. Il valore assoluto prodotto è stato di 9.152,2 milioni di euro.

Rispetto ai settori: il comparto del Commercio e dei Servizi (che include commercio all’ingrosso e al dettaglio, trasporti, alloggio, ristorazione, informazione e comunicazione) ha registrato un’ottima performance regionale con un aumento del +3,96%.

Anche le Attività finanziarie e i servizi di supporto hanno mostrato un buon andamento, con un incremento regionale del +4,28% (12° posto in Italia). Nel settore delle Costruzioni, la Basilicata registra una crescita modesta del +0,97%. L’Agricoltura regionale è in crescita, ma più contenuta rispetto alla media nazionale (+10,25%), con un aumento del +4,03%.

La nota più dolente arriva dalla Manifattura e Industria in senso stretto, che a livello regionale ha subito una flessione significativa del -5,65%, posizionandosi al 16° posto nella classifica per variazione. Questo dato, che riflette una difficoltà già rilevata a livello nazionale nel comparto manifatturiero (-4,10%), è particolarmente sentito sia a Potenza (-6,03%, 94° posto provinciale) che a Matera (-4,28%, 47° posto provinciale).

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