“La circostanza secondo la quale il consigliere, a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Potenza, andrebbe verso la sospensione dalla carica è del tutto priva di fondamento”
In riferimento agli articoli pubblicati dagli organi di stampa e da una tv locale, “nella parte in cui veniva rappresentata ed evidenziata la circostanza secondo la quale il consigliere Mollica, a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Potenza, andrebbe verso la sospensione dalla carica di consigliere regionale”, il consigliere Francesco Mollica, attraverso il suo legale Rocco Perrotta, in una nota precisa quanto segue:<br /><br />“La circostanza rappresentata in entrambe le fonti di informazione è del tutto priva di fondamento in quanto esula e travalica il disposto del decreto legislativo 235/12 (artt. 7 e 8) per l’applicabilità di un provvedimento di sospensione dalla carica di consigliere regionale. In tale prospettiva, fermo restando la censura sulla decisione assunta dalla Corte d’Appello di Potenza e con la consapevolezza che la Corte di Cassazione darà finalmente atto della piena trasparenza di azione e della linearità di condotta tenuta dal consigliere Mollica nell’espletamento del proprio mandato elettorale, come peraltro già acclarato dalla stessa pubblica accusa in sede di requisitoria nei due gradi di giudizio con la richiesta di assoluzione, si evidenzia come nel caso di specie:<br /><br />1) la tipologia dei reati ascritti al Mollica esula da quelli di cui all’art. 8, comma 1, del decreto legislativo 235/12 fa espresso riferimento (in combinato disposto con l’art. 7) ai fini della applicabilità della misura della sospensione dalla carica di consigliere regionale;<br />2) l’entità della pena comminata è, comunque, inferiore al limite previsto dalla norma;<br />3) nei confronti del Mollica non è stata mai applicata alcuna misura di prevenzione e/o coercitiva (ex art. 8, comma 1 e 2, del decreto legislativo 235/12);<br />4) in ogni caso trattasi di una sentenza non definitiva, in quanto sottoponibile (e verrà sottoposta) ad ulteriore grado di giudizio”.<br /><br /><br />