Doppio avvio del ciclo di “lezioni nittiane” a Melfi, presso il Centro culturale Nitti, che ha riunito al mattino 250 studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori provenienti da vari istituti della Basilicata e al pomeriggio un analogo pubblico adulto che ha riempito l’auditorium del centro culturale segnalando il vivo successo dell’iniziativa.
Hanno introdotto la prima lezione conferenza, tenuta dal Prof. Luigi Mascilli Migliorini, ordinario di Storia Moderna all’Università L’Orientale di Napoli, dedicata alla “trilogia sull’Europa” (opere di Nitti dedicate alla pace in particolare dopo la prima guerra mondiale), il vice presidente dell’Associazione Nitti ing. Alfonso Ernesto Navazio (già sindaco di Melfi e consigliere regionale della Basilicata), il presidente della Fondazione Nitti prof. Stefano Rolando (sul ruolo dell’iniziativa culturale e civile contro il “taglio della memoria” e per valorizzare le radici identitarie della cultura e della società), il vice presidente del Parlamento Europeo on. Gianni Pittella (sull’importanza dell’impegno delle fondazioni culturali per riportare il tema del Mezzogiorno al centro dell’agenda della politica interna e internazionale dell’Italia).
Le pagine nittiane, in gran parte tratte da “L’Europa senza pace” sono state lette dall’attore Gennaro Tritto, che aveva già interpretato Nitti in versioni teatrali sulla figura della statista lucano.
Luigi Mascilli Migliorini ha illustrato il rigore intellettuale e interpretativo di Nitti attorno ai trattati di pace dopo la prima guerra mondiale nel timore che la parola “pace” fosse stata sostituita dalla parola “vendetta” mettendo in guardia l’Europa dai rischi a breve di quell’orientamento, così come purtroppo fu. E ha spiegato, invece, la sintonia tra Nitti e Keynes (autore poi del libro “Le conseguenze economiche della pace”) in una moderna cultura dell’equilibrio tra le ragioni del mercato e le ragioni delle regole dettate dalla politica.
Con lo sguardo ad oggi, la conclusione della conferenza ha toccato le crisi della sponda sud del Mediterraneo (paesi arabi in rivolta e difficoltà dell’equilibrio tra Israele e Palestina) ricordando la visione di Nitti attorno al principio che “se le paci non sono di giustizia sono destinate ad essere paci di violenza”.
bas 03