1.169 soci in più nel 2013, per un totale complessivo di 24.027 unità (contro le 22.858 del 2012), di cui oltre il 99% sono donatori. Sono questi i dati diffusi dall'Avis di Basilicata, riunita a Oppido per la XXX Assemblea Regionale, dal titolo “Avis LAB Percorsi di qualità e Innovazione”, che confermano che "l’Associazione continua a crescere a ritmo sostenuto e in controtendenza rispetto al trend di spopolamento che interessa la Basilicata, e ciò ha permesso una sostanziale tenuta delle donazioni: 30.840, nel 2013, di cui 23.333 di sangue intero e 7.507 in aferesi. Queste ultime fanno segnare un +24% che testimonia la conversione dei donatori verso la donazione in aferesi".
Il presidente dell'Avis Regionale, nel ringraziare per lo straordinario lavoro svolto le Avis Comunali, ha voluto porre l'accento sulla necessità di delineare nuove linee-guida per il futuro, per un'Associazione che si è rinnovata profondamente tanto a livello comunale (oltre il 50% dei presidenti sono nuovi), quanto a livello provinciale e regionale. La donazione consapevole sarà uno degli obiettivi del prossimo futuro, e ciò significherà essere pronti a migliorare la capacità programmatoria attraverso un’opera educativa. “Il sistema di trasfusionale, ed in particolare quello della raccolta del sangue, che avremo dal prossimo anno, ad accreditamento acquisito, darà garanzia di qualità e sicurezza. Tuttavia bisogna fare una seria riflessione per quanto concerne il ruolo del volontariato del sangue in Basilicata, anche alla luce dell’attuale necessità di contenere la produzione di emazie. Analoga riflessione va fatta sulla produzione di plasma rispetto alla quale ancora non siamo autosufficienti nei confronti di tutti i prodotti plasmaderivati ma potremmo diventarlo presto. Va inoltre attuato un confronto aperto tra le associazioni di donatori, il sistema trasfusionale e le istituzioni politiche regionali, sulla riorganizzazione trasfusionale e affinché si decida in assoluta serenità e consapevolezza quale strada intraprendere soprattutto in relazione ad un possibile ed auspicabile nuovo accordo/consorzio con altre regioni politiche per quanto riguarda la citata produzione del plasma e dei farmaci da esso sintetizzati”.
Il presidente ha poi ricordato le convenzioni sottoscritte con l’esercito e le tante giornate di donazione organizzate in cui sono state presenti le sigle delle forze armate, ambiti consolidati di rilevante interesse sociale o strategici per la crescita della cultura della partecipazione delle persone. Sulle attività da implementare per il prossimo futuro, infine, ha rimarcato il bisogno di un processo di formazione continua e di adeguamento delle conoscenze, una spinta da realizzare attraverso una strategia che punti sulla comunicazione, una collaborazione ancora più incisiva da parte dei giovani, che possono mettere l'Associazione in condizione di progredire anche nella freschezza dei messaggi associativi.
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