Autonomia Regioni, Trerotola: il percorso sia condiviso

Per il consigliere regionale “l’’autonomia differenziata non può insidiare i principi di uguaglianza, solidarietà e unità nazionale ma deve essere l’occasione per migliorare in termini di efficienza i settori e le materie istituzionali coinvolte”

&ldquo;Il riconoscimento di forme di autonomia alle Regioni a statuto ordinario si pone centrale nel dibattito, soprattutto di seguito alle iniziative referendarie del 2017 di Lombardia e Veneto, e dopo che altre Regioni hanno da poco manifestato la volont&agrave; di adeguarsi al cosiddetto regionalismo asimmetrico&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale Carlo Trerotola (Prospettive lucane), il quale ricorda che &ldquo;nella giornata di domani il Consiglio regionale discuter&agrave; la mozione del collega Braia, che ritengo essere un importante avvio di un confronto profondo e aperto ad ogni esperienza politica e civile perch&eacute; il tema rappresenter&agrave; uno di quegli argomenti di maggiore interesse politico&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Condivido – aggiunge – quanto gi&agrave; espresso dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla necessit&agrave; di un percorso necessariamente condiviso tale da ricomporre le divisioni tuttora emergenti tra le Regioni stesse, i contrasti in seno al Parlamento e nel Paese&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Anche il mio auspicio – aggiunge ancora Trerotola – va nella direzione di un rallentamento delle iniziative autonomistiche perch&eacute; esse potrebbero attuare profonde disuguaglianze tra i cittadini minando i principi di uguaglianza, solidariet&agrave; e unit&agrave; nazionale. L&rsquo;autonomia differenziata non pu&ograve; insidiare i detti principi ma deve essere l&rsquo;occasione per migliorare in termini di efficienza i settori e le materie istituzionali coinvolte senza creare disvalori e disuguaglianze tra i cittadini. Ecco perch&eacute; affermare una maggiore autonomia delle Regioni non pu&ograve; e non deve trasformarsi in una qualche forma di eterogeneit&agrave; dei servizi tale da provocare disparit&agrave; di trattamento tra cittadini. E ci&ograve; soprattutto in considerazione delle difficolt&agrave; economiche che il Paese esprime in modo differente sul territorio nazionale&rdquo;.&nbsp;

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