“Con l'iscrizione all'ordine del giorno in Consiglio regionale avviato l'iter previsto dall'art. 116 della Costituzione. Un punto di partenza rilevante per le implicazioni che questa scelta potrebbe avere in alcuni ambiti della vita civile e sociale”
“Un lungo viaggio inizia con un passo. Il primo passo è stato compiuto con l'iscrizione all'ordine del giorno in Consiglio regionale dell'avvio dell'iter previsto dall'art. 116 della Costituzione per una maggiore autonomia in Basilicata”. Così il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza che aggiunge: “È un punto di partenza molto rilevante per le implicazioni che questa scelta potrebbe avere in alcuni ambiti della vita civile e sociale della Basilicata: lavoro, sanità, scuola, energia, ambiente, governance istituzionale”.<br /><br />“Come la battaglia a Scanzano per respingere il sito unico di scorie nucleari, la vittoria per la designazione di Matera 2019 e il quorum raggiunto nel referendum del 17 aprile 2016, la sfida per una maggiore autonomia della Basilicata – prosegue l’esponente del Pd – può aiutare anche a riconnettere il rapporto tra istituzioni e popolo. Non consegno alla maggiore autonomia della Basilicata la soluzione a tutti i nostri problemi; sarebbe velleitario ed illusorio. Resto convinto, però, che accettare e vincere questa sfida può aiutare i lucani a vivere meglio, a cogliere maggiori opportunità. Per questo offro una traccia su cui avviare un confronto”.<br /><br />“Dal Consiglio regionale del 20 marzo – spiega Lacorazza – facciamo partire il dibattito e utilizziamo successivamente le commissioni consiliari per audizioni ed approfondimenti. Coinvolgiamo tutti i dipartimenti regionali, Upi ed Anci. Si avvii un confronto con le rappresentanze del mondo del lavoro e delle imprese. Chiediamo il supporto della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative e della Conferenza delle Regioni. Alla fine di questo percorso partecipato – conclude Lacorazza – approviamo un documento di indirizzo o uno schema di accordo dando mandato al Presidente della Giunta di trattare con il Governo nazionale dando il via, di fatto, all'iter previsto dal comma 3 dell'art. 116 della Costituzione Italiana”.<br /><br /><br /><br /><br />