Autilio su inclusione siti lucani Rete europea natura 2000

Per il vicepresidente del Consiglio regionale “all’attenzione mostrata dalla Commissione Ue per il nostro territorio e i nostri beni naturalistici va dato seguito con nuovi programmi di tutela e salvaguardia territoriali”

“L’inclusione nella rete europea ‘Natura 2000’ per la salvaguardia delle aree protette del sito in territorio lucano Monte Coccovello – Monte Crivo – Monte Crive e Lago del Rendina che ospitano diverse specie animali rappresenta un nuovo riconoscimento della Commissione Ue del nostro rilevante patrimonio naturalistico e al tempo stesso una ulteriore sollecitazione ad attuare misure di salvaguardia ambientale sempre più efficaci”.

E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (IdV) sottolineando che “i siti lucani individuati dall’organismo competente europeo sono due dei quattro che riguardano il nostro Paese”.
Nell’evidenziare che l’area del Monte Coccovello-Monte Crivo-Monte Crive rappresenta un rilievo carsico situato nel Lagonegrese attualmente escluso dalla perimetrazione del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Autilio rileva che “non a caso la precedente Giunta regionale, nel 2008, aveva proposto l’istituzione di due nuove SIC/ZPS nel quadro dell’aggiornamento degli habitat e delle Specie di cui la Direttiva 92/43/CEE (oltre al Monte Coccovello-Monte Crivo-Monte Crive proprio il Lago del Rendina). Nello specifico l’area tra Val d’Agri e Lagonegrese rappresenta una emergenza geologica con grotte e cavità naturali di notevole importanza con habitat boscati e pianori carsici in cui sono presenti peculiarità floro-faunistiche di rilievo. Il Lago del Rendina rappresenta invece una importante area umida a nord-est del Monte Vulture per la sosta e la riproduzione per numerose specie di avifauna acquatica e rapaci”.

Nel condividere le valutazioni del Commissario europeo per l'ambiente Janez Potočnik per il quale “quando proteggiamo la natura, proteggiamo noi stessi e Natura 2000 è come una polizza di assicurazione sulla vita”, Autilio sottolinea “l’esigenza di far diventare i due Parchi Nazionali – Pollino e Appennino Lucano – le riserve ed oasi naturalistiche regionali, finalmente quella nuova opportunità di sviluppo eco-compatibile e di nuova occupazione per le comunità locali che tutti continuiamo ad auspicare da tempo.
“All’attenzione mostrata dalla Commissione Ue per il nostro territorio e i nostri beni naturalistici – conclude – va dato seguito con nuovi programmi di tutela e salvaguardia territoriali”.

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