Autilio (Idv) su rilancio del Mezzogiorno

Il consigliere regionale Idv ritiene che la ripresa del Mezzogiorno possa avvenire “con la difesa dell’ autonomia delle Regioni ed un’ampia alleanza del centrosinistra”

“Le reali possibilità di rimettere al centro dell’agenda politica nazionale i problemi del Mezzogiorno passano dalla difesa dell’autonomia delle Regioni (piccole e grandi) contro il disegno delle ‘macroregioni’ e dalla costruzione di un'alleanza di centrosinistra ampia, coesa e riformatrice che si candidi a governare il Paese”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Antonio Autilio, sottolineando che “è questo l’obiettivo centrale del convegno 'Idea di volare con il Mezzogiorno', promosso da IdV domani a Napoli. Specie al Sud – continua Autilio – Italia dei Valori ha maturato una positiva esperienza di governo nella gran parte di Comuni e Province con Pd e Sel e questa alleanza è la sola in grado di garantire un percorso di riforme e rilancio della questione meridionale. Il centrosinistra incardinato intorno all’asse Pd-Idv-Sel è la sola coalizione capace di coniugare il rigore con l'equità e giustizia sociale, puntando sull'innovazione e la crescita tenuto conto che, come ripete il presidente Di Pietro alla vigilia della manifestazione di Napoli, il Sud è la grande risorsa d'Italia, motore dello sviluppo futuro".

“Se ci fosse ulteriore bisogno di toccare con mano l’emergenza sociale e civile che vivono le regioni del Mezzogiorno, i dati del ‘Rapporto 2012 Impresa e Competitività’, realizzato congiuntamente da Obi (Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza) e Srm (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) – aggiunge Autilio – confermano il momento di gravissima crisi che il Sud sta vivendo, sia per quanto riguarda i risultati di mercato registrati dalle imprese, sia rispetto al modello competitivo prevalentemente adottato. Per le imprese meridionali le ripercussioni sono state: un peggioramento dei conti aziendali (il 32 per cento delle imprese manifatturiere ha dichiarato un peggioramento della situazione finanziaria, contro la media italiana di 21,9 per cento); una riduzione dell’organico (nel Mezzogiorno, sempre con riferimento al manifatturiero, si e registrata una riduzione media dell’organico pari al 6,2 per cento; il 14,7 per cento delle imprese ha ridotto il personale e solo il 2,8 per cento lo ha aumentato; in Italia -0,9 per cento la variazione media dell’organico). Guardando ai dati del Mezzogiorno in una prospettiva dinamica emergono segnali positivi: è atteso un miglioramento della variazione media del fatturato che, nel 2009, aveva registrato un -9,3 per cento nelle imprese manifatturiere meridionali, e nel 2012 prevede un -1,3 per cento (in crescita rispetto al -5,8 del 2011).

“Dall’analisi – prosegue Autilio – emergono i punti di forza sui quali puntare per far fronte alle nuove sfide che la nostra economia è chiamata ad affrontare: più innovazione tecnologica ed organizzativa, più investimenti e internazionalizzazione, come insegna la positiva missione in Basilicata e Campania di ambasciatori e diplomatici in rappresentanza di una ventina di Stati Africani, promossa dalla Camera di Commercio ItalAfrica Centrale e, soprattutto, emerge la necessità di definire nuovi modelli che guardino ad una politica industriale basata sui vantaggi specifici del Sud quali l’agroalimentare, il turismo, l’artigianato e l’automotive che da noi significa molto per tutto quello che rappresenta l’area San Nicola di Melfi”.

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