Per il presidente della Seconda Commissione consiliare il Manifesto lanciato dal ‘Sole 24 Ore’ è “un vero e proprio appello in cinque punti al Governo, perché metta la cultura al centro della propria azione per il rilancio economico del Paese”
“Il valore aggiunto del sistema culturale sul totale dell’economia regionale è pari al 4 per cento (dato Eurostat 2010). Sarebbe sufficiente questo dato per motivare la mia adesione al Manifesto della cultura lanciato dal Sole 24 Ore”. A sottolinearlo è il presidente della Seconda Commissione (Bilancio-Programmazione) Antonio Autilio (Idv) evidenziando che “il manifesto è un vero e proprio appello in cinque punti al Governo, perché metta la cultura al centro della propria azione per il rilancio economico del Paese. In particolare – afferma Autilio – la proposta di una ‘costituente per la cultura’ rappresenta un percorso per istituzioni, imprese, politica e mondo della cultura da seguire. Uno strumento in più per noi per sostenere la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019 e per candidarci ad ospitare eventi artistici e culturali internazionali.
“Nonostante un anno difficile su molti fronti (crisi economica, incertezza e tagli dei finanziamenti pubblici, provvedimenti normativi penalizzanti), la domanda di cultura nel nostro Paese mostra vitalità e dinamismo. Segnali positivi vengono dai dati sulla fruizione culturale che cresce nel 2010, con un aumento del 5,9%, da mostre e musei +3,8% e dai siti archeologici + 2,3%. Quanto alla Basilicata, secondo il settimo Rapporto Federculture, nel 2010, i visitatori a musei, monumenti ed aree archeologiche sono stati 224.528; il 20,4% dei lucani visita musei e/o mostre; il 17,4% siti archeologici e monumenti; il 16,4% va a teatro e il 45,2% a cinema; il 25,4% assiste a concerti musicali. Di qui la necessità di valorizzare l’intera filiera turistica, riannodando tutti gli elementi, dalla formazione delle figure professionali essenziali, alla promozione dei siti e contenitori, alla realizzazione di imprese, per rafforzare l’offerta culturale”.
”L’audizione del direttore generale dell’Apt Gianpiero Perri in Seconda Commissione – continua Autilio – è stata l’occasione per una conferma del crescente gradimento del nostro patrimonio culturale di 61 musei-istituti culturali ed oltre, a partire dal percorso del film di Papaleo ‘Basilicata coast to coast’ che attrae un numero sempre maggiore di visitatori della nostra regione. L’andamento positivo sul fronte della domanda – ha sottolineato – dimostra una volta di più quanto il comparto culturale meriti una centralità nelle politiche economiche nazionali e regionali. Politiche che tengano conto anche del valore fondamentale della cultura come conoscenza, istruzione, accesso ai saperi per ridurre le diseguaglianze, combattere la povertà, alleggerire il disagio sociale e creare occupazione. Ma – ha detto ancora Autilio – la congiuntura economica e un minor sostegno statale alla cultura hanno condizionato anche l’intervento dei privati, che faticano a sostenere i livelli di finanziamento degli anni passati. Il valore complessivo delle sponsorizzazioni private nel 2010 è stato di 1.454 milioni di euro, con una flessione del 9,6% rispetto al 2009. Di questi sono stati investiti nella cultura 181 milioni di euro, circa il 30% in meno di quanto le imprese private avevano destinato al settore nel 2008, quando le sponsorizzazioni culturali erano state pari a 258 milioni di euro. In Basilicata un esempio estremamente positivo e da rinnovare – ha evidenziato – è il progetto di restauro della Villa Romana di contrada Barricelle -Marsicovetere in attuazione di un’intesa Sovrintendenza Archeologica e compagnie petrolifere che finanzieranno i lavori”.
Secondo Autilio “è del tutto evidente che il Paese non può fare a meno di una politica per la cultura, che deve entrare a far parte delle strategie nazionali, anche di quelle con le quali si combatte la recessione e si cerca di abbattere le inefficienze e i costi, di quelle per rilanciare l’economia e lo sviluppo, ricostruendo un clima di fiducia. L’Italia e con essa la Basilicata ha un potenziale enorme di beni culturali e paesaggistici. Ma mancano un progetto per il Paese e una vera politica culturale. Per il futuro dell'arte e della cultura, insomma, è necessario uno scatto in avanti”.